venerdì 17 gennaio 2014

"IL MANGANELLO II" - Cap. 27

Ok... che vi devo dire, sono una merda, già lo so.
Grazie a tutte per aver tenuto duro, per continuare a tenere duro e per dimostrarmi affetto costantemente.
Non dico più niente ormai, spero solo di postare tutti i capitoli rimanenti entro tempi brevi, ma "A MINUTI" come mi ricorda sempre la mia compagna di avventure Cri, non lo posso più dire. O si? hahahahhaahhahhaah! Bene. A minuti (tempo dilatato de Roma) posterò il 28! :D
p.s. Siate buone nei commenti!



Bpov

No.
Nonononononono.
No.
No!
Se ne sta andando.
Se ne sta andando davvero.
Lo stringo a me più che posso. Ci metto tutta la forza che ho, uso braccia e gambe per non permettergli di muoversi, ma nonostante questo la mia forza è pressoché nulla, i miei muscoli non rispondono adeguatamente, i miei nervi sono troppo scossi ed esausti.
E lui è fortissimo.
Risoluto.
Già non è più qui.
Non è più qui con me.
Cerca di non guardarmi e di scivolare via dal mio abbraccio.
Imprimo nella mia mente ogni piccolo dettaglio, ogni piccola ruga, ogni curva di quello che le mie sinapsi, la mia pelle, i miei nervi, il mio cuore conosce già a memoria perfettamente.
"Devo andarmene." Mi dice con un filo di voce.
"No." la mia invece non esce.
"Bella, io-"
"Io ti amo." Lo interrompo ritrovando quel minimo di voce, non so con quale forza.
Vedo i muscoli del suo viso contrarsi mentre inala profondamente.
Ma abbassa gli occhi.
"Hai sentito quello che ti ho detto? Io ti amo, Edward. Ti amo. Mi capisci? Ti... amo?..."
Lui stacca a fatica le mie braccia avvinghiate a lui.
Continua a non guardarmi.
Si alza e io sento freddo. Troppo freddo.
No.
No.
"Devo andare." Ripete.
"Dove?" Chiedo. Perchè questo 'andare' mi suona peggio della parola più cacofonica esistente sul dizionario.
Mi guarda, ora. E quello che vedo sono due occhi duri e vuoti.
"Hai... hai detto che-che mi ami! Ti ho sentito! Io ti ho sentito! Hai detto che mi ami, e-e io ti ho detto che ti amo! Tu mi ami e io ti amo. Noi ci amiamo. Tu l'hai detto e io l'ho detto! Io l'ho detto! L'ho detto! Io-"
"Bella. Calmati."
"Io ti amo. Io ti amo. Ti amo. Te l'ho detto. L'ho detto. Tu me l'hai detto. Tu-"
"Bella! Fermati!"
E' vestito.
Quando si è vestito? Quando?!
Mi afferra le braccia e capisco di essere diventata isterica.
"Non puoi andartene. Non puoi. " Cerco di riprendere un minimo di razionalità, ma io e la razionalità non siamo nemmeno conoscenti di vista e non so bene come approcciarla.
Si passa le mani sul viso.
"Io devo andarmene. Non ha senso che io rimanga qui. Ha ragione Jasper. Ha ragione il Capo. Sono troppo coinvolto, e ormai ci siamo tutti dentro capo e piedi in questa storia assurda. Tu devi andare avanti con il... matrimonio, e io..."
"E tu?" Incalzo. Stizzita. Molto stizzita. Non mi piace come si stanno dipanando le cose. Per niente.
"E io devo stare alla larga."
"Alla larga? Alla larga. Edward, me lo hai appena messo nel culo. E ora vuoi stare alla larga?" Ironizzo, ma mica tanto dato che me lo ha messo nel culo non in senso figurato, e ora me lo sta mettendo pure in quello! 
Mi guarda malissimo.
"Ok, pessima uscita. Non volevo. Non era questo che intendevo. Sul serio." Cerco di razionalizzare. Pft! Sta razionalità non mi serve a un cazzo.
"E dove vai? Quando ti vedrò?" Cerco di capire. Ma la risposta la so già.
"Ti cerco io. Tu non puoi." Si alza e va verso la porta.
"Ti cerco io! Cos'è? Una di quelle storielle dove lui se la scopa e poi non la chiama più?"
Spinge dei bottoncini in sequenza sul pannello per aprire la porta. Quando li ha imparati? E come cazzo è che mi perdo tutti questi passaggi ultimamente?
Ha la mano sul maniglione anti panico e mi da le spalle. E' abbattuto, lo vedo dalla sua postura, anche se rimane bello ed eretto come la statua di un dio mitologico.
"Non puoi cercarmi. Non farlo mai. Ti metteresti in pericolo e lo sai. Se tu fossi in pericolo, io-"
"Cosa?" Chiedo speranzosa.
"Contatta subito Jasper."
Jasper... Cosa? Ma che dice?
"Jasper? Perchè non te?" Non sto capendo. Non capisco più niente. Tutti i miei sensi sono rivolti solamente a lui che sta cercando di andare via. 
"Contatta Jasper. Hai capito bene, Isabella?" Mi ripete determinato. Il suo volto è lievemente voltato verso di me ma non abbastanza da guardarmi.
Isabella? Oh no...
No.
No.
Non lo rivedrò.
Non vuole più vedermi e non vuole dirmelo.
Devo fare qualcosa e in fretta.
"Baciami." 
Baciami Edward, e rimani qui con me...
Si irrigidisce per un momento.
"Un bacio... solo un bacio... un bacio d'addio... baciami amore mio..."
Riesco solo a vedere il suo pugno chiuso talmente forte da rendere le nocche bianche.
"No."
E non lo vedo più.
E' sparito.
Volatilizzato.
E' come se non fosse mai stato qui.
E io rimango impietrita a fissare la porta mentre il suo No mi rimbomba nelle mente a velocità vorticosa. Sempre più forte.
Sempre più forte.

<<<IMII>>>

"Bella. Bella, svegliati."
Jasper...
"No. Va' via."
Mi scuote delicatamente. Non voglio svegliarmi. Voglio rimanere qui per sempre.
"Bella, devi alzarti. Dobbiamo andare."
"Andare... che parola odiosa..." Rantolo.
Apro gli occhi e vedo il suo volto preoccupato.
"Come ti senti?" Mi chiede cautamente.
"Di merda." 
"Vuoi... vuoi che ti aiuti a vestirti?" 
Mmmh?
"Dov'è Edward?" Ormai ho imparato a conoscere anche Jasper. Lui sa. Lo vedo dal suo atteggiamento insicuro. Non è da lui.
Infatti abbassa lo sguardo.
"Non lo so. Dai, vieni che ti aiuto."
"Jasper, guardami. Dimmi dov'è Edward."
"Non lo so. E gradirei che ti vestissi. Tu e Edward avete l'insana abitudine di stare nudi come se niente fosse."
Guardo per un attimo il mio stato di... nudità assoluta. Ho solo il lenzuolo che a malapena mi copre il seno.
"Accidenti, scusami, è che volevo solo sapere-"
"Ti ho portato il braccialetto senza microspia e un cellulare simile al tuo, ma è nostro e non è tracciabile. Spero." Si affretta a dire mentre rovista in una borsa. "Qui ci sono dei vestiti, me li ha dati tua sorella. Dobbiamo affrettarci, Mike ti cercherà sicuramente stamattina."
"Che ore sono?"
"Le sei."
"Jasper, Edward ... "
"Non devi pensare a Edward, ora. Non puoi. Sta bene. Starà bene. Non preoccuparti." Mi ammonisce seriamente.
Capisco che non mi dirà nient'altro.
Prendo le mie cose e mi preparo per affrontare questa splendida giornata piena di Mike e completamente vuota di Edward.

<<<IMII>>>

- 2 giorni al matrimonio.

"Siamo spiacenti. Il numero selezionato non è più attivo."
Ho il cellulare in mano da tutto il giorno. E da tutto il giorno tento di chiamarlo avendo sempre questa medesima risposta. Non so perché continuo a farlo. E' chiaro che questo non è più il suo numero. Non vuole che io lo contatti.

"Contatta Jasper. Hai capito bene, Isabella?"


E lo sapeva. Ecco perchè mi ha chiesto di contattare Jasper. Sapeva che avrei cercato di contattare lui. E lui non vuole parlarmi.

"Contatta Jasper. Hai capito bene, Isabella?"


Jasper.

*tuuu-tuuu*


"Whitlock."
"Jasper, sono Bella."
"Bella, dove sei? Stai bene? C'è qualcosa che non va?"
"Stai scherzando? C'è tutto che non va! Non riesco a contattare Edward! Ha staccato quel cazzo di cellulare! E io devo parlare con lui! Dov'è? Tu lo sai, vero? Perchè non vuole più parlarmi? Io sto impazzendo, devo parlare con lui, non so dov'è, come sta, cosa sta facendo, io sto morendo qui Jasper!"

Ormai singhiozzo apertamente. Sono disperata. Mi manca da morire e non ce la farò mai senza di lui. Lui è la mia aria, il mio respiro, la mia ragione di vita ormai.
“Non ce la faccio, Jasper. Non ce la posso fare. Io mi chiamo fuori.” Sussurro.
“Cosa?! Non puoi chiamarti fuori Bella! Sei tu che ti devi sposare, non hai la controfigura! Come facciamo per il piano se tu molli?”
“Adesso è diventato un piano supremo, non è vero? Non importa che Edward sia sparito e che io non riesca nemmeno a… ad alzarmi dal letto senza di lui! Il piano! Il grande piano di Isabella Swan! Perché cazzo non mi avete fermata prima, eh?! Perché cazzo avete acconsentito a questa buffonata?! Aveva ragione lui, non funzionerà mai. Ho messo in pericolo tutti! Tutti! Lui, me, te, mio padre, mia sorella, chiunque! E perché? Perché non sopportavo l’idea di dover aiutare la mia famiglia in silenzio! E ho rovinato la vita a Edward!” Urlo forsennatamente al telefono e intanto prego il dio del teletrasporto di farmi tornare indietro nel tempo a prima di quel dannatissimo, meraviglioso giorno che ha segnato tutti questi destini.
Non respiro più, sono in piena crisi isterica e non so più che fare.
Voglio Edward.
Voglio solo lui.
“Bella, Bella! Respira! Cazzo! Alice! Alice! Corri, presto va da lei. Ti prego cerca di calmarla, poi penseremo al da farsi. Bella, Bella, mi senti?”
“No…” Rispondo senza fiato. Non voglio sentire nessuno, mi serve solo la sua voce. La Sua.
“Dov’è Edward, Jasper?...” Imploro piagnucolando senza vergogna.
“E’ andato via.” Il suo tono ha una finalità che non mi piace.
“Lo so che è andato via. Ma dov’è? E’ al distretto? Ti prego Jasper… fammi parlare con lui… un’ultima volta… ti prego…” Sussurro.
Sento silenzio a lungo. Troppo a lungo.
Ma poi viene rotto da un suono orribile.
“E’ in Alaska. Si è fatto trasferire lì.”
Alaska.
Alaska.
Boccheggio. Credo di stare per morire sul serio. Non ci sarà più problema perché tra pochi secondi sarò morta.
Il cuore mi sta implodendo.
Non è una diceria. Non sono fandonie. E’ vero che si sente il cuore implodere.
“A-Alaska?... P-Perché?...” Devo cercare di capire. Forse non è vero. Forse è più vicino. Forse è lì con lui.
Forse non mi vuole più.

Non mi vuole più…

“Fa freddo in Alaska…” Sussurro al telefono . “Avrà freddo… questo è il suo posto… è caldo qui… lui qui sta bene… lì non ci sono autostrade grandi come le nostre, vero?... e in Alaska avrà tanto freddo…”

Non mi vuole più.

E nella mia mente congiurano una serie di immagini di lui, di una famiglia, la sua famiglia, con una bella e dolce e docile donna…
“Co-come si chiamano gli abitanti dell’Alaska?...” Già… non ci avevo mai pensato… non ho mai pensato all’Alaska e ai suoi abitanti… non aveva importanza… non finora…

Non mi vuole più.

“Ah… Aleuti. Aleuti, credo. Bella, ti prego… torna in te. Non pensare a Edward adesso. Ti prego non pensare a lui…” Mormora con fiato agitato.
“Intendi dire non pensarci più… vero?...” Le lacrime mi rigano il volto. Non singhiozzo più. Ma loro non smettono di scendere. Non le asciugo. Voglio che scorrano. Lente. Ovunque.

Perché lui non mi vuole più.

*drin-driiiiin*
Alzo gli occhi verso la porta. E’ Alice. Ne sono certa perché sento Jasper tirare un sospiro di sollievo.
E se fosse lui?
Se fosse lui che è tornato da me?
Mi torna alla mente il vivissimo ricordo di quando è stato qui, pazzo di gelosia, a scoparmi con passione, furia, determinazione, amore.
Sento ancora l’odore.
Ho il suo odore addosso.
Ce l’avrò per sempre.
Corro alla porta e la apro velocemente.
Alice.
“Bella, passami Alice, per favore.” La voce sicura di Jasper al telefono.
Porgo silenziosamente il telefono ad Alice che non smette di fissarmi.
Le faccio pena.
Anch’io mi faccio pena.
Non so cosa Jasper le stia dicendo ma lei annuisce come se lui la stesse guardando, o come se avesse paura a parlare di fronte a me.
Non ho voglia di Jasper o Alice ora.
Voglio Edward.
Vado in bagno a sciacquarmi il viso.
Sullo specchio vedo il riflesso di una donna.
Non sono io.
Ha gli occhi cerchiati e le labbra secche.
E i capelli sono un vero orrore.
Istintivamente mi porto una mano alla testa come per cercare di sistemarli, ma poi mi fermo.
Non voglio.
Non mi frega un cazzo dei capelli.
Voglio morire.
Voglio morire così.
E voglio che Edward veda il mio cadavere così. Una schifezza!
Vado in camera a passo di carica.
Ma non so il perché!
Cerco tra la biancheria intima e la vedo.
La sua maglietta.
La porto al viso e la stringo forte tra i pugni chiusi e il naso.
Il suo odore non c’è più.
Mi spoglio velocemente. Mi tolgo tutto e la indosso.
Alice appare alla soglia della mia camera.
Guarda la maglietta della CHP e realizza, è evidente.
“Oh Bella, non fare così…” Corre da me e mi abbraccia.
E quello è il mio spunto per un nuovo interminabile pianto dirotto.
“Alice… io lo amo… perché se n’è andato?... Cosa… cosa… cosa fa in Alaska?... E’ troppo lontano… Io non ce la faccio…”
Per un momento Alice mi guarda come se parlassi turco, ma è solo un attimo.
“Uhm… sono sicura che Edward ha agito per il bene di entrambi…” Mormora guardando di lato.
Mmmm…
“Alice? Cosa mi nascondi? Cosa c’è?” Dico guardandola dritta negli occhi.
“Niente!” Cerca di sorridere.
“No… non mi freghi, qui c’è qualcosa che non quadra. Riguarda Edward? Che succede? Non è in Alaska? Oddio… non sta bene? E’ accaduto qualcosa? Ha avuto un incidente?! ODDIO! E’ GRAVE?! E’… E’….”
“Hey, hey! Calma! No, Edward sta benissimo! Non ha avuto nessun incidente! E’... in Alaska. Si.”
“ahaaaaaaaaaaaaaaaaaaahahaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Odio l’Alaska!!! Che cazzo di paese è l’Alaska?! Che decisione cretina annettere l’Alaska agli Stati Uniti! L’abbiamo comprata! Ci abbiamo pure speso dei soldi! Per quel pezzo di ghiaccio inutile! Fanculo!”
“Ci serviva per il petrolio-“ Ribatte lei persa nel mio delirio.
“Fanculo pure al petrolio!” Piango nella sua camicetta immacolata, strapazzandola senza riguardo.
Poi alzo lo sguardo. “Alice, dimmi di Edward…”
Mi guarda storto. “Cosa vuoi sapere?...”
VOGLIO CHE TU MI DICA CHE SENZA DI ME MORIRA’, ESATTAMENTE COME ME!
La guardo a lungo.
Non è vero che non si somigliano. Entrambi hanno dei lineamenti aggraziati e condividono la dolcezza dello sguardo. Forse non avranno gli stessi colori e lo stesso sesso, ma le loro espressioni sono molto simili, di quelle che rivelano un passato fatto di un legame fortissimo.
“Parlami di lui… com’era da bambino?” Le chiedo sdraiandomi ma continuando a guardarla. E’ come se avessi paura di perdere il contatto con lui se solo sbatto le palpebre. Lei ora è il mio unico legame a lui. Vivo e presente. Qui con me.
Le prendo una mano e la invito a sdraiarsi accanto a me.
“Edward era un bambino allegro…” Inizia.
E io sorrido.
“… e combinava un sacco di guai. Non stava mai fermo. Faceva scherzi a tutti e si divertiva a spaventarmi a morte! Si accucciava per terra dietro a qualsiasi porta e mi aspettava! E poi UAAAAAH!  Mi faceva incazzare, ops, scusa.. arrabbiare da morire!”
Sorride però a raccontarmi della loro infanzia, e io l’ascolto creandomi in mente le immagini del mio piccolo Edward già predisposto a sconvolgere le vite altrui.
“… Era un demonio… Pensa che una volta mise in una mentina nella bocca spalancata del nonno che dormiva sulla sua poltrona reclinabile preferita. Diceva che il suo alito aveva un cattivo odore e voleva aiutarlo. A momenti il nonno si strozzò! Ricordo che nostra madre ci mise in punizione, ma più tardi la sentimmo raccontare l’episodio a papà ridendo come una matta… Oh, ma ne ha combinate anche di più grosse, sai?  Quando aveva 14 anni lui e un suo amico comprarono di nascosto un rottame di scooter, ma era senza benzina, così lo portarono nel garage di papà e Edward infilò un tubo di plastica nel serbatoio della sua auto e succhiò la benzina per poterla mettere nel serbatoio dello scooter, e invece ne bevve una bella quantità e si sporcò tutto per sputarla! Papà accorse e lo fece vomitare, ma poi lo portò all’ospedale per la lavanda gastrica. Ricordo che puzzava di benzina che sembrava una pompa petrolifera! Il giorno dopo sono stata tutto il tempo a minacciare di accendergli un fiammifero vicino se avesse detto a mamma che stavo giocando con le sue scarpe…”
Rido di gusto ora. Edward che fa pasticci… ce lo vedo. E’ da Edward.
Alice ha le lacrime agli occhi.
“… Quando mamma morì, eravamo a pezzi. Edward era a pezzi. Sembrava aver perso il suo sole… beh, lui era il cocco di mamma, così come io ero, sono, quella di papà. Io sgattaiolavo di notte in camera sua e mi infilavo nel suo letto. Non mi ha mai cacciata via. Mi stringeva e mi ripeteva “Andrà tutto bene, andrà tutto bene” e io gli dicevo “Tornerà, il sole tornerà”…  Sapevo che sarebbe tornato il suo sole…”
Mi accarezza la guancia.
“Bella, tu… sei tu il suo sole.”
Non riesco a risponderle, mi viene da piangere, ma la mia testa non può smettere di muoversi mimando un eterno ‘no’.
“Oh Bella… devi avere fiducia… Dimmi invece cosa ami tu di lui…”

“Oh… tutto Alice, tutto.”
Ma è comunque riduttivo.

<<<IMII>>>

Siamo uscite.
Abbiamo deciso che un po’ d’aria fresca non può far altro che schiarirci le idee.
Be’, l’ha deciso lei. Io volevo dormire. O bere. Entrambi per dimenticare tutto.
Credo che bere e dormire sarebbe stato l’ottimo, in fin dei conti.
Passeggiamo tra le vie tranquille di Beverly Hills. Qui nessuno viene a passeggiare. Io stessa non “passeggio”. E ho sbagliato. Dalla strada è tutto diverso. Si ha una percezione differente da quella all’interno delle megaville.
Non mi sento nemmeno più di appartenere a questo posto.
Oh, non sono poi così snob, certo che ci sono nata e cresciuta, apprezzo le comodità, pft, le ho sempre pretese, ma ora… ora non voglio niente di tutto questo… vorrei abitare invece in una casetta sul mare…
“Quello che amo di Edward?” Rompo il lungo ma in qualche modo confortevole silenzio.
Alice non mi risponde ma si volta attendendo che io prosegua.
Guardo avanti a me e creo la sua immagine sul marciapiede davanti a noi.
“E’ un eroe. E’ generoso, buono, di sani principi. Ama con tutto se stesso. Apertamente, completamente, senza paura. Quando ha avuto paura è stato per me, non per se stesso. Amo il suo amore, amo la sua passione, amo che tutti lo adorino e lo rispettino al distretto. Lo sapevi che Eric è pazzo di lui?” Ghigno.
“Oh si! Ogni tanto io e Jasper lo prediamo in giro senza sosta!” Ride.
“Amo da morire come fa l’amore…” Guardo Alice per capire se l’argomento la imbarazza, ma io devo dirlo, è davvero una delle cose che adoro di lui.
“Dimmi delle sue ragazze.” Le chiedo.
“Oh, ne ha avute un po’… ma Edward non andava con una ragazza tanto per andarci. Si innamorava sempre. Oh! Niente a che vedere con te, Bella. Erano solo cotte da liceo… a 18 anni era impazzito per una ragazza giunonica, si chiamava Solange, io ho sempre pensato che fosse un transessuale, ma Edward  le svolazzava intorno tutto amori e cuori. E tutto occhi per quelle tette enormi. Brrr!”
Ride e fa finta di rabbrividire.
Tette enormi. Pft!
“Oh, e c’è stata Dolores! Dolores era un fenomeno. Tutta salsa, merengue e chili. Credo che Edward in quel caso si sia innamorato del posteriore, del perfetto, enorme posteriore e del chili. Aveva Chili ovunque. Ma Dolores era l’allegria in persona e Edward impazziva quando lei gli parlava in spagnolo, con tutte quelle erre arrotolate…”
Si, immagino Edward impazzire per le erre, sul culo perfetto di Dolores.
Anche il mio culo non è male, magari non sarà enorme, ma credo che a Edward piacesse. Forse.
“… Poi c’è stata Sylvia… alta, con lunghissimi capelli biondi, te la ricordi Claudia Schiffer? Un tipo così. Edward era impazzito…”
“E poi cosa è successo?” Chiedo sperando che la tizia Schiffer sia morta soffocata dai suoi lunghissimi capelli biondo piscio.
“Lei ha sposato un altro. Un dirigente di un’azienda di Silicon Valley. E a lui si è spezzato il cuore. Mirava in alto Sylvia, non che non fosse coinvolta da Edward, tutt’altro, erano pane e burro, ma lei voleva essere ricca. Edward si struggeva per darle tutto ciò che voleva, ma è solo un poliziotto, non avrebbe mai potuto regalarle un diamante da 5 carati…”
“Io non voglio diamanti, Alice.” Mi fermo afferrandole le mani. Mi deve credere. Deve.
“E’ per questo che se ne è andato? E’ per questo che mi lascia sposare Mike? Per permettermi la vita che lui crede sia giusta per me? Perché lui non può comprarmi degli stupidi, inutili, freddi diamanti?”
Alice ha il viso addolorato. In questo somiglia tanto a lui. 
“Odio quella Sylvia. Odio quello che gli ha fatto. Speriamo che sia crepata in un fosso da qualche parte e sia stata divorata dai topi.”
“Bella!” Inorridisce Alice.
“Oh! No mi dare della Bella! Quella è gente che distrugge le persone, è quel tipo di gente che…”
Mi muoiono le parole in gola.
Noi abbiamo fatto lo stesso a loro. Abbiamo distrutto la sua famiglia per denaro. Edward si è auto esiliato in Alaska per una storia di denaro.
Agito le braccia verso il cielo. “Aaaargh!!! Finirà mai questo disastro?! Dobbiamo pagarle noi tutte le colpe del mondo?!”
Alice mi prende le spalle e mi scuote.
“Bella. Edward ti ama da morire. Non esistono Solange, Dolores e Sylvie varie. Lui si butterebbe nel fuoco per te. Sei disposta a fare altrettanto per lui? Perché se solo lo ami un millesimo di quanto ti ama lui, devi sposarti. Devi sposarti con un bel sorriso sulle labbra e devi fregare Newton e tutta la sua cricca.”
I suoi occhi sono puro fuoco mentre mi parla con determinazione.
“E ora andiamo a provare il vestito.”

23 commenti:

  1. Mi sveglio alle 5 perché non ho più sono e cosa trovo??????? È la sorpresa più fantasmagorica di tutta la settimana!!!!!!! Grazieeeeeeeeeeeeeee sono felicissimaaaaaaaaa.
    Ora veniamo al cap, ho pianto con Bella per "l'abbandono" di Edwhard, anche se penso lo abbia fatto esclusivamente perché era terrorizzato che le succedesse qualcosa. Mi fanno impazzire i suoi pensieri, a metà tra odio e amore. . . . . . Anche nel momento tragico sai essere ironica, ora vediamo come andrà il matrimonio e se finalmente riusciranno a incastrare Mike il mollusco e la banda dei russi. E poi mi aspetto il ritorno dell'eroe in grande stile. Grazie ancora per questa splendida storia
    Raffa

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    1. Alle 5??? hahahaahahahahahahha!!! Grazie Raffa!! Lo so che mi hai sempre seguita e incitata!!! tutti i giorni!! o quasi! non pensavo di far piangere, ma spero sempre di strappare qualche sorriso! grazie di tutto!
      bacio!

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  2. Oh mio dio!
    Non riesco ancora a crederci, e solo adesso mi sono resa conto di quanto questa storia mi sia mancata!
    Avevi detto che non eri fatta per l'angst! Ma cara mia sono BALLE! Ho avuto i brividi tutto il tempo e poi...hai mai letto un capitolo angst che ti fa ridere? No. Io l'ho appena fatta.
    Sei una forza, dico davvero.
    E TI PREGO FAI RAGIONARE ENTRAMBI E PORTAGLI UN LETTO/TAVOLO/SCRIVANIA/LAVATRICE, voglio quei due, ah tu e loro mi farete morire.
    Complimenti e grazie, grazie davvero per tutto questo!
    Ora non mi fare aspettare anni come l'ultima volta U.u AHAHAHAHAHAHHAAHAH <3
    Un bacione


    Roby <3

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    1. hahahahahahah!! è tutta colpa tua se ho postato ieri di botto! mi hai fatto troppa tenerezza nel gruppo e davvero mi sono sentita una schifezza, così ho preso il toro per le corna e via!
      Non temere torneranno a combinare pasticci nei prossimi capitoli!
      Grazie di tutto!!! Kiss!

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  3. CHE BEL BUONGIORNOOOOOOOOOOOOOOOOO
    mi fa piacere aver letto questo capitolo prima di rientrare a casa
    adesso sto da mia figlia nn ho più linea telefonica quindi internet
    sei una grande Laura questo capitolo molto angst letto con un sorriso sulle labbra
    perchè sei tu in tutte le sfaccettature, sei una forza e ti ammiro tantissimo!!!
    AGGIORNA PRESTOOOOOOOOOOOOOOOOOOO E FANCULO L'ALASKA AHAHAHAHAH

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    1. Maryyyy! Ciao! hahahaahahahah!!! ma si! fanculo l'Alaska! sono contentissima che ti sia piaciuto e mi dispiace per la tua linea internet, lo sai che ti comprendo benissimo, non mollare mai Mary! Un bacio grande e grazie!

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  4. E finalmente, dopo taaaaaaaanti minuti, è arrivato questo capitolo bellissimo.
    Poi un giorno mi dirai chi ti ha messo in testa che non sei tagliata per scrivere momenti delicati e dolorosi... quando vuoi.
    Credo che Edward si sia allontanato tanto (anche se ho il dubbio che sia la versione ufficiale, non so se sia in grado di allontanarsi tanto sapendo il rischio che sta correndo Bella), sia perchè sa di non essere capace di starsene in disparte e guardare in silenzio ciò che lei deve fare per buttare all'aria tutta la combricola.
    Alice mi è piaciuta tanto, i racconti della loro infanzia divertentissimi e spero che in un modo o nell'altro Edward possa ascoltare i motivi per cui Bella lo ama tanto.
    Non ti chiederò di aggiornare presto, ma lo spero tantissimo.
    Grazie per non aver abbandonato la storia.
    Alla prossima

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    1. Ciao Abbellaaaaaa!!! Nessuna mi ha messo in testa niente, giuro, intorno ho solo tantissimo affetto e incoraggiamento, è che mi trovo a leggere qua e la e vedo che non ho uno stile narrativo forte, mi lascio trasportare dai dialoghi e dai personaggi, quella è una cosa che davvero mi viene naturale, mentre con le trame o la narrazione faccio più fatica. Il Manganello nasce capitolo per capitolo praticamente per conto suo, ho una linea di base in testa, quello si, ma è assolutamente semplice, mi si comlica perchè faccio vivere i personaggi per conto loro. In questo capitolo non avevo alcuna idea di cosa sarebbe successo dopo la telefonata a Jasper, mi è venuto tutto mentre scrivevo e mi sono fermata di botto, così. Il prossimo sarà un cambio di scenario e in teoria dovrei fare un Epov, spesso mi fermo a pensare a cosa potrei scrivere ed è un errore per me, perchè poi non scrivo mai quello che ho pensato. Stessa cosa per Wings to Fly, avevo in mente un'altra linea di comportamento, ma poi metto le mani sulla tastiera e tutto cambia. Ecco perchè ho davvero deciso di non fermarmi più o di starci troppo a pensare sopra, tanto è inutile. E sto Manganello deve pur arrivare ad una meta! Se dovessi dirti quanti capitoli ho davanti non telo saprei proprio dire, ma intanto vado all'avventura e quello che viene viene.
      Grazie dell'appoggio! Baci!

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  5. Grazie per aver deciso di continuare la tua storia bellissima , sentivo veramente la necessita di questo capitolo ,aspettandoti .

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    1. Grazie Fede! Non ho mai deciso di abbandonarla, ci ho solo pensato sopra un po' troppo. Spero che ti piacerà anche il resto!
      Un bacione!

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  6. Che meravigliaaaaa! Quanto amore, quanto dolore, quanta passione. Quanto tutto! E Alice: superba. Anche se in tutto questo non capisco perché certi uomini, invece di dirti "ascolta, andrà tutto bene, facciamo funzionare questo piano e poi staremo insieme per sempre" ti dicono "No" e chiudono la porta. Mannaggia. Ma son fatti così, uomini zero chiacchiere e tutto manganello....

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    1. hahaahahahah! si infatti! potevano subito mettersi insieme e via!!! è quello che dico sempre anche io! pure in Twilight quando Abbella ed Edwhhhard si speigano io le avrei fatti dire: oooook! Mozzicami e famola finita, ma trombami! E lui: no, è troppo pericoloso. E lei: E sti cazzi! Dai dai dai! Tanto 'ndò vai? Prima o poi devi farlo ed è meglio prima che poi, eh? - Ovviamente tutto questo seduta a cavalcioni su di lui! ahahahahahhah! Insomma la Saga sarebbe durata 40 minuti al massimo! ahahhaahhahaahhahaha!
      Grazie Fede! baci!

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  7. Bellissimo!!!
    Il capitolo più bellissimo di tutta la storia!!!
    E tu dici che non sai scrivere scene drammatiche?? Alla faccia!!!
    Lei soffre e lui non riesce a guardarla e l'amore è nell'aria...
    Lei si dispera e nessuno può consolarla... E l'amore è nell'aria...
    Alice le racconta di suo fratello piccolo (e io piango, bastarda!!!) e l'amore è nell'aria...
    Alice le dice che si deve sposare un altro anche se ama Edward e Edward ama lei...
    E nell'aria c'è un gran vaffanculo tutto per te!!!!
    Come fai a farmi piacere una cosa piena di ingredienti che non mi piacciono???
    Love is in the air....

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    1. Love is in the Airrrrrrrrrrrrrrrrrr!! hahaahhaahhaahha! Non lo so come fa a piacerti! Però ti ringrazio di non inorridire di fronte ai miei ORRORI grammaticali e di sintassi, e di logica anche! ahhaahahahahah! Anche tu mi hai seguito fin dall'inizio e i tuoi commenti come quelli della altre ragazze qui sono sempre stati carini e generosi! Sappi, anzi SALLO che non migliorerò! Me ne sono accorta! Mmmm... mi ricordo qualcuno... hahahahahahaahahah!
      Baci amò e grazie!

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  8. MANGANELLO IS BACK!!! Prima di tutto vorrei dirti che io ti aspetterei anche 118 (erano 118??) anni come Edwhard ha aspettato Abbella, perché a dispetto di tutte le tue insicurezze, le tue paranoie, i tuoi dubbi e le tue elucubrazioni su Dante e sul perché tu scrivi in un certo modo, non c'è nessuno in grado di dipingere una relazione tra due esseri umani come te! Sei diventata brevissima con l'angst!! Eppure non hai rinunciato agli svarioni emotivi di Abbella. Infatti quello che rende ogni tuo scritto unico è questo .. il fatto che tu ci metta tantissima emozione!! Abbella è un delirio di emozioni!! Mi fa sorridere anche quando soffre come un cane!! (hai detto che mi ami , ti ho detto che ti amo, tu mi ami, io ti amo, ci amiamoooooo! Muorooooo!!)
    Poi ho molto apprezzato la carrellata delle ex di Edward … ma soprattutto ho apprezzato il fatto che tu abbia avuto il coraggio di scriverla… perché so quanto tu soffra nell'immaginare Edwhard promiscuo! Adesso amò .. arriviamo a sto matrimonio!!! Ma arriviamoci velocemente!! Ti prego descrivimi quanto soffre Edwhard nel vederla all'altare!! Te pregoooo! Già qui ho goduto tantissimo .. lui che se ne va con il cuore addolorato dopo lo sdrengh .. PIU' ANGST DI COSI'!! Ora per colpa tua avrò dei complessi di inferiorità quando scrivo scene strazianti!! SALLALO!! BACIO!! CI VEDIAMO NEL 2015!!!

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    1. ERA BRAVISSIMA .. NON BREVISSIMA!! AHAHAHAH!

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    2. Amòòòòòòòòòòòòò!!! E che ti devo dìììììììì! Ho un angst brevissimo! ahahahahahahahah! Infatti spero mi abbandoni presto. E' troppo per me. hahahaahahhaahahah! Che belle cose che mi dici sempre, so che avevi perso le speranze o forse mi incitavi a cimentarmi in altro, ma non lo potevo lasciààààà! E tu sei la regina dell'angst! E prestissimo lo saprà tutto il pianeta! Io ancora sto a soffrì! haahahahahahah! Ma le storie passate della vita amorosa di Edward sono solo un passaggio per far capire com'è lui, in fondo non ho descritto niente, però queste tizie le riutilizzerò... perchè Abbella ha la gelosia retroattiva e saranno cazzi! hahahahaahhaah! Ora devo pensare a come fare il matrimonio, so solo per certo che Abbella sarà decisa e incazzata a morte e Edward... mmmmh... la calmerà... hahahahaahahahhahha! Eddai che posto prima del 2015!!! Ma voglio fare un Edward bello incazzato e scopatore come piace a me!
      Bacetti a profusione!

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  9. Capitolo intenso. Si sente tanta disperazione: quella di Edward che si costringe ad abbandonare Bella, e quella di Bella che si scopre piena di insicurezze, teme che Edward non la voglia più e si lascia scivolare nell'apatia. Mi piace che Bella sveli di essere una donna con le sue fragilità e debolezze, che non si comporti come wonderwoman, pronta a salvare il mondo senza dubbi e tentennamenti. Bella, senza accanto l'uomo che ama, si fa prendere dalla paura, avrebbe bisogno di essere incoraggiata, di sentirsi dire da lui che sta facendo la cosa giusta e invece lui è sparito. Probabilmente lui non è in grado di sopportare l'idea nel letto di un altro (e se lo sposa ci deve andare a letto per forza) e quindi ha pensato bene di eclissarsi. A questo punto mi auguro che i tuoi minuti siano un po' più simili a quelli dell'Istituto Galileo Ferraris di Torino perché vorrei proprio sapere come farai a sbrogliare questa matassa.

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    1. Esattamente! Dico per i personaggi, non per il Galileo Ferraris! hahahaahahah! Non lo so... non so come farò a sbrogliare la matassa, ma ci saranno un po' di bisticci, un po' di equivoci, un matrimonio che dovrà per forza essere consumato, e una parte poliziesca che devo fare bene bene come ho in testa.
      Grazie del commento! baci!

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  10. Ohh che bello. Credo di non aver mai letto una FF e di ricordarla nei minimi dettagli, come questa, anche dopo così tanto tempo. Ho amato il tuo Edward dalle prime righe ed è sempre stato il mio Edward preferito in assoluto. Insieme sono una bomba e questa scena di doloroso addio è descritta esattamente come accade nella realtà ( confermo)..angoscia e mancanza di respiro...paura e sgomento..voglia di urlare e di uccidere qualcuno...e tutti quei " Non mi vuole più " sono stati delle pugnalate che non puoi capire...o forse sì! Comunque bellissimo capitolo. Partorito con dolore ma con tanto amore.

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    1. Oh Fra! Ricordo benissimo i tuoi commenti, erano carichi di emozioni. Tu hai "sentito" come me molto fortemente alcune parti del racconto e questo non può far altro che farmi piacere, vuol dire che qualche emozione passa davvero. Questo Edward piace anche a me e mi fa piacerissimo che la storia continui a piacerti nonostante io abbia la rapidità di un bradipo figlio di una lumaca. Spero davvero di intrigare la tua mente fino alla fine!
      Grazie del bellissimo commento! bacio!

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  11. Sei tornata alla grande!Non avere mai paura di ciò che scrivi perchè è meraviglioso e vero,ci sei tu dentro.C'è il tuo sorriso,la tua solarità,la tua passione,la tua bontà verso tutti e queste sono cose preziose che non devono mancare mai.Ecco perchè quando non scrivi ci manca qualcosa e ti tormentiamo per avere il nuovo capitolo.Questo 27 è un capitolo profondo,ma allo stesso tempo regala forza e speranza,c'è ironia e a volte aiuta nelle ff come nella vita.Un Bacio.

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  12. grazie! mi prendo tutti i complimenti tranne la bontà verso tutti! hahahahaahahahahah!!!
    sei sempre troppo buona con me, ma mi fa piacere che ti piaccia!
    un bacione!

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