venerdì 30 marzo 2012

Crossover tra "SINNER" e "IL MANGANELLO II"



CROSSOVER TRA SINNER E IL MANGANELLO II

Epov




E’ sconvolta.
Vedo i suoi occhi puntati verso le nostre braccia.
“Bella… non è come-“
Alza lo sguardo al mio.
Poi alza la mano di scatto.
“Fammi indovinare. Non è come sembra, giusto? Sei davvero così poco originale? E quello che ho sentito? Pensavo che fosse impossibile per te parlare di sentimenti. Evidentemente no. Evidentemente ti è impossibile parlarne con me. Sono la donna sbagliata”
No!
La sua voce è diretta e pungente, ma trema e io me ne accorgo.
Kate si allontana.
Bella la guarda.
Male. Molto male.
“Bella, fammi spiegare-“
“Non c’è niente da spiegare. Mi sembra tutto chiarissimo”
Vado verso di lei, ma lei si irrigidice.
Non voglio, non voglio che sia così.
Alzo una mano per raggiungerle il viso, ma lei si tira indietro.
“Non toccarmi”
Abbasso il braccio indifeso.
In quel momento entrano due agenti con in mano un uomo ammanettato.
Non è uno dei soliti.
E’ molto ben vestito e i suoi movimenti denotano un certo tipo di livello sociale.
Lo portano dritto nell’ufficio del Capo.
“Bella, vieni via da qui, andiamo nel mio ufficio”
Le apro la porta della stanza, non la richiudo, non lo faccio mai, se cominciassi ora, avrei tutti gli agenti con orecchie e bicchieri incollati sulla porta.
Si guarda intorno, poi si volta verso di me.
Mi fa un effetto strano averla qui.
Come se il mio mondo privato e il mio mondo pubblico si fondessero.
Ma probabilmente è stato così dall’inizio con lei, soprattutto dopo le ultime rivelazioni di prima.
“Bella, ho parlato con Jasper”
Sgrana un po’ gli occhi, ma poi riprende la sua normale espressione distaccata.
“Oh, e cosa vi siete detti di interessante?”
“Non giocare a fare la finta tonta con me. Sono al corrente di ogni cosa. A dire la verità ora qui sono tutti al corrente di ogni cosa…”
Non riesco a smettere di pensare alla registrazione.
Ai suoi gemiti.
Ai miei gemiti.
Ai nostri sospiri amplificati dal microfono.
E il mio cazzo si alza in saluto…
“Che intendi?”
Vedo che mi guarda negli occhi, poi sposta lo sguardo al mio evidente problema da risolvere.
E la mia divisa è abbastanza attillata da non poter nascondere molto.
Forse è per questo che Eric si è arruolato nella Stradale.
Sono troppo rimbambito dal sangue che lascia allegramente le mie sinapsi per andare a gonfiare i miei enormi e molteplici corpi cavernosi atti all’erezione, e non mi accorgo subito che Bella ha uno sguardo ferito.
Oh no. Pensa che… pensa che sia eccitato per Kate…
Devo trovare il modo per ragionare e spiegarle dettagliatamente come stanno le cose.
“Bella, sto messo così per te”
No, non riesco a formulare una frase più articolata.
Deve avermi abbandonato una notevole quantità di sangue.
“Ha!”
Ma non aggiunge altro.
Preme la bocca in una linea dura.
E ha gli occhi lucidi, mentre volta leggermente il viso.
Voglio abbracciarla, voglio rassicurarla, voglio giurarle il mio amore eterno.
Non mi fermerà.
Vado deciso verso di lei
“Amore-“
“Cullen! Vieni a fare il tuo lavoro da Sergente!”
La voce urlante del Capo mi interrompe dalla mia dichiarazione.
Cazzo, tra me che sono completamente incapace di affrontare questo tipo di situazione e tutte le interruzioni che abbiamo avuto, non riuscirò mai a dirle niente!
Mi guarda ora.
Ha negli occhi una luce nuova, sembra speranza.
Le ho già detto qualcosa? Non mi pare…
“Cullen!!!”
Mi volto verso la porta e urlo.
“Arrivo!”
La guardo di nuovo.
“Bella, non andare via. E’ importante. Ma adesso devo andare di là. Ti prego aspettami”
Le dico in preghiera stringendole le braccia.
E stavolta mi lascia fare.

Il Capo mi aspetta fuori dalla sua porta chiusa.
“Si Capo?”
“Cullen, c’è… hahaha… una situazione un po’ strana”
“Cioè?”
“C’è un tizio qui dentro che si chiama… bè… lasciamo perdere. Ascolta, è un magnate della finanza-“
“Mpf… non ho a che fare con altro ultimamente”
“Si, ecco, abbiamo già abbastanza casini in questo momento, e sai di che parlo, e mi è arrivata una telefonata dall’alto”
“Quanto alto?”
“Tanto alto”
“Oh”
“Eh”
“Di cosa è accusato?”
“Aggressione e percosse, c’entra una donna”
“Ha aggredito una donna?!”
“No, ha aggredito il suo compagno, pare. Ascolta, voglio che lo fai parlare. Trova tu il modo. Cerca di capire cosa è successo. Poi parleremo con l’aggredito, che ora è in ospedale e cercheremo di fargli ritirare la denuncia”
“E’ tanto importante, eh?”
“Si, stiamo parlando di alte sfere, e pare che tu ne sappia parecchio ultimamente”
Mi guarda dal basso, ma ha un’espressione divertita.
Sono diventato una barzelletta.
Mi danno al cazzo tutti sti ricchi che se la cavano sempre a buon mercato.
“E perché dovrei farlo io?”
“Perché ora tu sei un Sergente, quindi è meglio che cominci a familiarizzare subito con l’idea. E poi perché…”
“Perché?”
“Perché ho il sospetto che abbiate più cose in comune di quanto appaia. Convicilo a parlare. Fammi sapere”
E se ne va.
Cose in comune? Che cazzo di cose in comune potrei avere con un riccone, io?
Entro nella stanza e mi richiudo la porta alle spalle.
L’uomo è seduto su una sedia, perfettamente composto e con le gambe accavallate.
Mi do il tempo di osservarlo.
E’ bello.
Ma che cazzo di commento mi viene in testa? E’ bello?! Sto diventando gay… Eric mi sta attacando la gayte…
Preso dal panico mi guardo il pisello.
No… niente erezione.
Pfiuuu… sono ancora etero.
Grazie Dio!
Continuo ad osservarlo, mentre lui volge lo sguardo al cellulare.
Sbircio.
Sta guardando la foto di una donna.
E’ molto bella.
Somiglia vagamente a...
No. Bella è molto più... bella.
Potrei sedermi alla scrivania del Capo, e guardare gli incartamenti del caso, ma non voglio pormi di fronte a lui come un poliziotto di fronte all’accusato.
Devo prendere tempo e pensare al modo migliore per agganciarlo.
Vado verso la macchinetta del caffè del Capo.
“Caffè?”
Mi volto leggermente, quel tanto che basta per vederlo voltarsi all’improvviso, come se l’avessi scosso dai suoi pensieri.
Non ha l’aria di uno che si fa scuotere spesso.
Questa donna dev’essere molto importante per lui.
“Grazie”
Sembra persino sorpreso di avermi risposto.
E’ evidente che è uno che non ringrazia spesso.
Tutti questi spesso mi fanno capire che è in una situazione insolita per lui, ma più che irritato mi sembra... stanco.
Torno da lui con in mano le due tazze.
Non gli ho neanche chiesto se voleva del latte dentro.
Non so perchè ma sono certo che lo prende nero.
Come me, in questi casi.
Gli porgo la sua tazza e mi siedo accanto a lui, stravaccandomi e passandomi una mano in faccia.
Anche per me la mattinata è stata già abbastanza pesante.
Mi accorgo solo ora che ha delle escoriazioni alla mano, devono essere quelle riportate dall'aggressione.
Prendo uno dei tanti sacchetti di ghiaccio dal piccolo frigo sotto la macchinetta del caffè e senza dire niente glielo porgo.
"Grazie"
Di nuovo un grazie.
Lega il sacchetto alla mano ferita e prende a sorseggiare il suo caffè.
Abbiamo tutti e due la tazza in mano e ci guardiamo.
Che strano...
Avviciniamo i nostri visi lievemente allo stesso tempo.
E allo stesso tempo sembriamo scuoterci da un pensiero.
Ci passiamo una mano nei capelli.
Nello stesso momento.
Allo stesso modo.
Ci osserviamo di nuovo.
Forse ha ragione il Capo, abbiamo delle cose in comune...
Nah...
Rimando indietro il pensiero che quest’uomo mi somigli in qualche modo.
Io sono decisamente più figo.
“Non sono qui per interrogarla. Il rapporto è già stato redatto dal mio Capo. Mpff... non so bene neanche cosa ci faccio esattamente qui”
Decido di giocare a carte scoperte.
Non mi sembra un tipo che si faccia circuire da parole inutili.
Cerco le sigarette nel taschino, non fumo spesso, ma adesso mi va. E il gesto potrebbe essere un ulteriore rompighiaccio.
Gli porgo il pacchetto.
“Sigaretta?”
“No. Non fumo. Grazie... comunque”
Un altro grazie.
Accendo la mia sigaretta.
“Non sembra uno a cui succedano spesso questo tipo di cose”
Mi guarda per un lungo momento.
Anche lui sembra valutarmi.
Sorseggia il suo caffè.
“Lei è un poliziotto. Non sa che è proibito fumare negli uffici?”
Mmmm... si, mi sta valutando.
Sogghigno.
“Ne sono consapevole, si. Ma non sono il miglior modello di comportamento qui, soprattutto ultimamente...”
Le sue pause non sembrano calcolate.
E' come se davvero stesse soppesando cosa dirmi.
“Ha ragione. Non mi accadono spesso queste cose. Non ultimamente...”
Mi ha lasciato una via di comunicazione aperta.
“Senta, comprendo che la situazione per lei sia alquanto sgradevole, e vorrei davvero aiutarla ad uscirne pulito”
“Io esco sempre pulito dalle mie... situazioni”
“Posso immaginare. Ma non è questo che intendevo. Sono certo che ha uno stuolo di avvocati pronto a fronteggiare e vincere qualsiasi causa. La domanda che le voglio fare è... ne vale la pena?”
Mi guarda e sbuffa.
“Si”
Il suo Si è molto deciso e somiglia tanto a...

“Tu… rischieresti la tua vita per lei?”
 “Si”

“E’ una donna. La sua determinazione non può nascere altro che da una donna. Magari una bellissima, testarda, decisa e sexy da morire... donna”
Mi guarda incuriosito.
“Dal suo tono, deduco che sa di cosa parla”
E’ molto bravo a deviare l'attenzione da se stesso.
Dovevo aspettarmelo.
“Oh... non ne ha idea. Lo vuole sapere? Sono innamorato della figlia di un industriale. Io, un poliziotto. Lei mi fa diventare pazzo. Mi provoca ad ogni occasione e... e agisce sempre di testa sua!”
Posa la tazza sulla scrivania e appoggia lentamente la schiena alla sedia.
“Conosco il tipo”
Mi guarda per un po’ poi prosegue il discorso.
“Isabella è esattamente così”
Sobbalzo sulla sedia.
“I-Isabella?”
“Si, la donna per cui mi sono messo in questo casino”
No... non può essere la mia Isabella... no... lei... ieri sera era con me... stamattina... era con me... al telefono... e ora è qui...
No... si sono incrociati nel corridoio e non hanno battuto ciglio.
Ma io devo sapere.
“Isabella, come la figlia dell’industriale-“
Deglutisco rumorosamente.
Gli esce una risata spenta, che non ha nulla d'allegro.
“No. Posso assicurarle che Isabella non è figlia di nessun industriale, mi creda”
E io mi risveglio da un incubo.
Sorseggio il caffè.
Mi serve.
Cazzo, mi servirebbe uno scotch adesso...
Oh! Ma il Capo ce l’ha lo scotch e so anche dove!
Mi alzo di scatto sorprendendo il tizio, e vado verso l’archivio scorrevole.
Lo apro e sposto tutte le cartelle dal fondo... e bingo!
Afferro due bicchieri vicino alla macchinetta del caffè e torno a sedermi trionfante.
Non gli chiedo nulla e verso un dito del liquido ambrato ad entrambi.
Lo guardo per un momento e lui è intento a guardare i miei gesti, sembra preoccupato.
Gli porgo uno dei bicchieri.
“Ok. Sono un poliziotto, fumo negli uffici pubblici, fermo il traffico per sbattermi la più bella ragazza del mondo e frego lo scotch del Capo. Direi che ci vuole un brindisi!”
Le sue sopracciglia passano dal corrucciato all’inarcato.
“Si... si è sbattuto una ragazza sull’autostrada?”
“Oh si! E l’ho fatta anche chiudere per questo!”
Gli sorrido.
Alza la mano col bicchiere, io faccio lo stesso.
“Interessante”
E diamo un sorso.
Facciamo la stessa smorfia.
Cazzo, è forte quest’intruglio.
“Bè... io ho fatto di peggio con Isabella... non ricordo bene tutti i dettagli ma ho il sospetto di averla legata a me da un contratto”
Ok. Ora andiamo da qualche parte.
Devo spingerlo.
“Il sospetto?”
Sogghigna di nuovo e non stacca gli occhi dal bicchiere.
“Già. Ho un problema di memoria. Ho avuto un incidente. So solo che ero legato a doppio filo a lei... e so che mi fa impazzire con quei suoi... atteggiamenti... quei suoi ridicoli abiti... così succinti... così... espliciti”
Digrigna i denti quando parla.
Questa Isabella somiglia tantissimo alla mia.
E non posso che dare voce anche al mio pensiero.
“Così... piccoli...”
Lui continua rapito da qualche immagine che gli scorre nel cervello, ma seguita a parlare.
“Ecco, si, sembra sempre avere addosso una taglia in meno di quella che dovrebbe indossare!”
Poi mi guarda sorpreso.
Ghigno e rialzo il bicchiere di nuovo.
Lui fa altrettanto.
L’alcool comincia a farsi sentire.
Ma io devo andare dritto.
“Per non parlare di tutti quegli stronzi che le girano attorno”
Lo guardo dal basso, sperando che ci caschi.
Ma questo è un duro.
Mi guarda.
“Si, Sergente, ho picchiato il suo... il suo... non so neanche come chiamarlo quel damerino da due soldi!”
“Stronzo”
Mi esce così.
“Prego?”
Alzo le spalle.
“Stronzo”
Ghigna di nuovo.
“Si. Gli si addice”
Devo continuare.
“E’ da quando conosco Bella che non faccio altro che liberarmi dai suoi corteggiatrori, presunti e non. E’ un lavoro a tempo pieno”
“Bella?”
Non voglio dirgli che si chiama Isabella. E non voglio perdere terreno.
“Bella”
“Pare che abbiamo lo stesso problema, allora”
“Quando ci si innamora di una donna bellissima è questo il rischio, amico”
Sorseggiamo di nuovo.
Lui continua a dar voce ai suoi pensieri.
“La mia Isabella è davvero bellissima, ed è una donna fuori dal comune. E’ forte, è intelligente, è intrigante...”
Già... esattamente come lei, e glielo dico.
“Oh, la mia Bella è favolosa. Non c’è una ragazza più bella di lei. Ed è furba come una volpe. Ed è sexy... giochiamo con le manette spesso... e lei ci sta...”
Sono ubriaco, comincio a dire cose senza senso.
“Manette?”
Vedo un lampo nei suoi occhi.
“Si. Mai provato?”
Si apre in una fragorosa risata.
Lo guardo interdetto.
Amico... io ho una playroom. Più di una veramente. E le manette fanno parte dell’equipaggiamento standard. Sai cos’è?”
“Sono un poliziotto. Certo che so cos’è un equipaggiamento standard”
Ride.
“Intendevo dire la playroom”
Ora sono io che lo guardo in maniera inequivocabile.
“Sono un poliziotto. E sono un maschio adulto sessualmente attivo. Con manette...”
Tiro fuori le manette dal gancio e le metto sulla scrivania.
“... pistola...”
Metto anche quella sulla scrivania, ma più alla mia portata piuttosto che alla sua, non si sa mai.
“... e manganello
Quello lo metto più vicino a lui.
Sono sicuro che lo vede più come strumento kinky che come arma.
E infatti...
“Oh... strumento interessante... e dai molteplici utilizzi...”
Lo guarda con grande interesse, come se fosse un gioiello prezioso.
“L’hai detto, amico”
Mi guarda pensieroso.
“Collaborerò”
Lo guardo.
Bastava fargli vedere il manganello?
Assurdo! Il mio manganello ultimamente è come la bacchetta di Harry Potter!
“Ma?”
C’è sempre un ma e io lo voglio sapere.
Sogghigna.
“Non c’è nessun ma. Mi ha fatto piacere parlare con lei. E ha ragione, è inutile che prosegua questa penosa faccenda anche in tribunale. Vorrei chiederle una cosa però”
“Spari”
“Posso darle del tu?”
“Certo. Mi chiamo Edward”
Mi guarda sorpreso. E’ un nome antico e nobile, lo so. Si sarà scandalizzato che un comune poliziotto si possa chiamare Edward?
Sorride. E' un sorriso sornione, però.
“Edward... io e te abbiamo molto in comune... vorrei chiederti un favore... potrei avere uno dei manganelli originali del vostro dipartimento?”
Cosa?! Ma chi è questo? Un bambino che vuole la caramella dopo essere stato dal dentista?
Deve aver capito la mia sorpresa alla sua richiesta.
“So che è una richiesta alquanto bizzarra... e potrei comunque averne uno, ma... ti sarei molto grato se me ne procurassi uno tu. Ho visto il tuo... è in pelle e ha ottime finiture. E sono sicuro che... abbia ottime... prestazioni, sia dal punto di vista del Corpo di Polizia, sia che su altri tipi di... corpi”
Potrebbe apparire tranquillamente come un discorso tra maschi pervertiti.
Invece no.
C’è qualcosa che capisco profondamente di quest’uomo, ma non riesco a puntarci il dito sopra.
“Sarà un vero piacere procurarle il miglior manganello in circolazione”
Sono sincero.
E sono sicuro che sarà in mani molto accurate.
Faccio per alzarmi quando si spalanca la porta.
Eric.
Come mai non sono sorpreso?
“Signore, c’è il suo avvocato in sala d’attesa. E Tony... Bella sta scalpitando”
Il tizio ricco si gira e mi guarda.
“Tony?”
“Lasci stare, è una storia lunga e penosa”
E guardo Eric con stanchezza.
Ci alziamo e invito il tizio ad uscire.
“Prego, vada avanti lei”
Lo faccio passare e quando sto per chiudere la porta del Capo, Eric mi strattona.
“Ommioddiooooooo!!! Ma chi è? Tuo fratello? Perchè diavolo non mi hai detto di avere un fratello? E’ gay almeno lui???”
La sua voce è strozzata ed è in piena crisi di caldane, come le donne in menopausa.
“Ma che cazzo dici?! No che non è mio fratello, non so neanche come si chiama. E... mi dispiace per te... dubito fortemente che sia gay”
Mi guarda come se fossi un deficiente.
“Come non sai come si chiama?”
“Te l’ho detto, non lo so, non mi serviva questa informazione e non gliel’ho chiesto”
Mentre blatera ancora qualcosa, vengo distratto da un immagine che prorpio non mi piace.
Bella è sulla porta del mio ufficio in fondo al corridoio e il tizio ricco si sta avvicinando a lei.
Oh no.
Anche questo?
Vado a passo svelto a sventare la crisi.
Li vedo che si osservano.
Prendo la parola.
“Lei è la mia ragazza, Bella”
Spero di aver messo sufficiente gravità nella voce al menzionare che è la mia ragazza.
Lui le prende delicatamente la mano, si china e la sfiora con le labbra.
Lei è... completamente rapita!
“E’ un piacere fare la sua conoscenza, Bella. Edward mi ha parlato molto di lei, e devo dire che ha ragione, lei è un vero incanto”
Bella è senza parole.
E’ senza parole!
Quando mai è rimasta senza parole!
Il tizio si rivolge a me.
“Edward”
Lo guardo. Male.
Lui sogghigna.
“Bella, aspettami nel mio ufficio”
E continuando a non dire una parola si allontana.
“E’ la tua sub?”
Dovevo aspettarmela una domanda del genere da lui.
“No. Tra noi non c’è questo tipo di rapporto”
“Sarebbe una fantastica submissive”
“Ha! Non credo. Se la conoscessi come la conosco io, cosa che non accadrà mai, non lo penseresti”
“Io non ne sarei così sicuro. Hai visto come ti ha obbedito?”
Ha obbedito solo perchè era in trance per te!
Ma non do voce ai miei pensieri.
E ora tutto quello che penso è... Bella legata  e con una benda sugli occhi, io in pantaloni di pelle che la accarezzo con un frustino!
Ma lui continua.
“E sono sicuro che nel... momento giusto... lei si faccia fare tutto quello che vuoi”
Ghigno, ancora rapito dall'immagine che si disegna nel mio cervello.
“Cazzo si”
Cazzo! Non volevo dirlo ad alta voce!
“Edward, si. Devo dire che abbiamo moltissime cose in comune. Compresi i pensieri a quanto mi pare di capire in questo momento. Ora sa perfettamente come mi sentivo stamattina”
Mi calmo a quello che dice.
Ha ragione.
Comprendo ora che davvero ci capiamo ad un livello abbastanza insolito per essere stati solo un’ora insieme.
“Così pare”
“La sua Bella è davvero bellissima”
Lo riguardo male.
“Ma avrà anche compreso che ... io sono molto preso da Isabella”
Sembra sorprendersi dalle sue stesse parole.
Si. Decisamente molto in comune.
Mi porge un biglietto, che non guardo e infilo direttamente nel taschino.
Lui sorride del gesto.
Bè? E' solo un biglietto, lo guarderò dopo. Questi ricconi sono troppo pretenziosi per i miei gusti.
“Spero che terrà fede alla sua promessa di procurarmi il manganello”
“L’ho detto e lo farò”
“Bene. Arrivederci allora”
Mi porge la mano.
Abbiamo tutti e due una stretta decisa.
“Arrivederci. E stia lontano dai guai”
Si sta allontanando, ma si volta per rispondermi.
“Mmmm... sono un uomo ricco e potente, sono i guai che cercano me”
Lo guardo sparire nella sala d'attesa, ancora stupefatto da questo surreale incontro.
Sento le urla del Capo.
“Cullen!!! Cristo!!! Ti sei messo a fare un festino qui dentro?! La prossima volta che ti becco a fumare negli uffici ti faccio fare il turno di notte!!! E PERCHE’ CAZZO HAI... TOCCATO L’ARCHIVIO?!”
Sorrido.
Ho lasciato tutto lì sapendo che il Capo si sarebbe incazzato.
E’ troppo divertente.
Ma il mio pensiero ora è solo diretto a Bella.
E mi dovrà spiegare parecchie cose.

***

n.d.a. Hahahaahhaahahahah! Mi sono divertita ad immaginare l'Edward di Sinner e l'Edward del Manganello che interagiscono. Speriamo che vi piaccia!
p.s. Ringrazio tantissimo per il supporto di ANDRE' che mi ha confezionato la splendida foto in testa al capitolo. Grazie Geo!!! <3

16 commenti:

  1. ASSOLUTAMENTE MERAVIGLIOSO!!!!!
    Totalmente surreale....come se si stessero guardando in uno specchio.
    Il confronto Ed/manganello-Ed/Sinner è pazzesco..è come vedere due lati della stesa persona,alla fine sono uguali....possessivi,gelosi e innamorati persi della loro Isabella.E la ciliegina sulla torta è stata la richiesta del manganello....proprio un colpo da maestro!
    Sparvi bellissimo regalo!!!!
    Grazieeeeee
    raffaella

    RispondiElimina
  2. BELLISSIMOOOO. Pur essendo entrambi Edward Cullen li visualizzo in modo molto differente ed è una sensazione stranissima. Bellissima idea e il risultato sensazionale. Bacio.

    RispondiElimina
  3. Io mi sono scompisciata di risate... Muahahahhah!!! I pop corn sono andati quasi di traverso! Mi è piaciuto un sacco, e si è capito quando l'Edward Sinner tenga alla sua Bella e quanto il tuo Edward sia impaziente di chiarire con la sua di Bella.
    Tu e la Cri siete una vera forza assieme!!! Mi piace, mi piace e mi piace!!!!!!!! Brava!!

    RispondiElimina
  4. Vorrei commentare ... ma sono sopraffatta dall'emozione ..... però una cosa la voglio dire ... tra le lacrime di gioia ... Me lo hai fatto fighissimo Sinner ... e se mi regali davvero il manganello ... glielo faccio usare... giurn giuretta! A parte gli scherzi è da oggi che aspetto questo momento! Ed è divertente sì ...ma anche molto sexy ... due così? NO WAY! Un sogno erotico pazzesco! Entrambi possessivi? ... sì .. entrambi confusi? ... sì, entrambi in conflitto (apparente) con i propri sentimenti? Sì. Entrambi di una bellezza insostenibile ... e sì!!!! E io li amo tutti e due alla follia!

    RispondiElimina
  5. oh si!!! il manganello avrà un suo perchè!!!

    RispondiElimina
  6. Che figata assurda donneeeeeee!!!!! Apro stasera e....trovo Edward/Edward....lo ridico. Che figataaaaa!!! troppo bello. Intriga. Attizza. Stimola. Promette. Eccita. Madonna quante cose mi fanno sti due!!!! del resto si sa two e' meglio di one!!!! ihihihi....vado a spezzare le ossa di mio marito a manganellate se non mi......aiuta a spegnere un po' di fuoco.....
    Non vedo l'ora che sinner usi il manga in playroom.......
    Jack sei stupendaaaaa!!!!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ahahahahaha! Devo assolutamente leggere qualcosa di tuo ... sento che mi farai ammazzare dalle risate!!! Lo farò al più presto!!!

      Elimina
    2. Vai vai...sono ancora in fase di riscaldamento (tipo motore diesel hai presente?).Ho cominciato con una storiella leggera, rating giallo. Poi una storia più drammatica, rating arancione (te l'ho detto che vado in crescendo). Ora medito un extra a rating rosso..E in testa c'è una storia .....bordeaux!!!!!!!!!!!!
      Se sopravvivo ai vostri Ed...il che non è così scontato....
      Vi adorooooo.
      (...e forse anche mio marito...che si è accorto del mio livello di...porchite ultimamente accresciutosi)
      ihihihih
      Cri

      Elimina
  7. Ti rendi conto che gia' sbavavo per un Edward e tu ne ha messi due insieme ?? Dire intrigante non rende minimamente l'idea dell'emozione che mi ha colpito parola per parola del loro colloquio. Loro, che guardandosi riconoscono la propria situazione emotiva.... eccezionale. A parte questo, sia il capitolo precedente che questo che ho letto di seguito sono favolosi. Un giusto mix di tutti i generi, e' una qualita' rara che pero' fa la differenza, rendendo il racconto mai lento, mai noioso o ripetitivo. Io mi ritrovo sempre sull'ultima parola aspettando la prossima, ma nello stesso tempo col pensiero a tutto quello che ho appena letto per tenere tutti i fili che compongono il racconto. BRAVA.!!!!

    RispondiElimina
  8. Voi siete matte!!! Ma è stato divertentissimo leggerlo! per favore fagli spedire il manganellonella playroom ci starà benissimo!

    RispondiElimina
  9. Che figata!!! di solito i crossover non mi piacciono invece in questo caso mi sono spanciata da ridere e mi è piaciuto moltissimo.. ci stava proprio bene l'Ed di Sinner al distretto per aver aggredito "l'amico" di Bella... e anche la storia del manganello.. molto indicata per i due soggetti.. spero tanto che ci sia un seguito.. mitica!

    RispondiElimina
  10. oh Signore, Manganello Vs Squalo... gioia e dolore.
    Voi non potete immaginare quanto questo capitolo abbia scatenato in me immagini che non potrei confessare nemmeno ad un diario con serratura multipla custodito in un caveau di massima sicurezza.
    Gesù benedetto, però come sempre, quante risate. Loro che si scrutano, notano una certa somiglianza ma che strano! e quando viene fuori il nome di Isabella poi... come entrambi descrivono la propria donna. e dulcis in fundo, la richiesta del manganello, è a quel punto che i miei occhi hanno avuto la perdita totale della vista. CRIIIIIIIIIIIIIIIII devi assolutamente trovare il modo per farglielo usare e sono convinta che non faticherai troppo a trovarlo.
    Sparvi come sempre fantastica, non credo che sia facile far interagire due personaggi così e la foto iniziale è qualcosa di illegale.
    adesso vedremo come riuscirà a far ragionare Bella e convincerla che Kate è solo un'amica e chissà che non riesca a mettere in pratica le idee che ha insillato quell'altro depravato che amiamo tanto.
    ancora mille complimenti

    RispondiElimina
  11. MA E' F A N T A S T I C O O O O !!! Fateli rincontrare, deve fargli avere il manganello no?!?! Bravissima, mi son sganasciata dal ridere x i dialoghi e lui che si controlla x vedere se è gay o no!!ahuaha ed Eric!! eccolo là, come pensavo!!e' stata una genialata donne!!

    RispondiElimina
  12. Mi batte il cuore forte forte..... ieri notte avevo visto che c'era il capitolo ma non l'ho letto perchè ero sicura che mi sarei sentita su di giri! Che bello immaginarli insieme a commentare e ritrovarsi in sintonia e poi la coincidenza dei nomi mi fa morire...."non è che poi si scopre che sono fratelli?" Che figata!!!! e non vedo l'ora di leggere quando Edward(manganello) leggerà il nome sul biglietto da visita di Edward(sinner) ..... E Bella???? che rimane folgorata da Edward (sinner)????? ahahahahhaha il cuore continua la sua corsa Sparvy, tu e Joel siete mitiche e avete avuto un'idea fantastica!:-)

    RispondiElimina
  13. Ciao Laura, Biviana ci ha informato del tuo lutto, ti siamo vicine e ti mandiamo un grosso abbraccio.
    Il blog di Biviana

    RispondiElimina