Bpov
Sento le onde del mare…
Le vedo… com’è bello qui… che pace…
Sento calore, non capisco da dove venga… il sole è enorme… è così rosso… così vicino…
Edward… è lui nel sole… è lui che mi da calore…
E’ così dolce… mi abbraccia… le sue mani… grandi e forti… le sue braccia che mi avvolgono…
Sono al sicuro… qui sono al sicuro…
“Mmmm… Edward…”
“Sono qui”
“Stringimi… non lasciarmi andare via…”
“Sono qui. Tu sei qui. Non andrai via. Io non ti lascerò andare via.”
“Baciami…”
Ti vedo… sei così bello… così perfetto…
Ti accarezzo… ti sento… ti respiro…
Sento le tue labbra… finalmente…
Sono morbide… calde… buone…
Mi stringi… apri le mani… mi afferri… di più…
Mi baci ancora… ancora… ancora…
No! No!
Sento afferrarmi le spalle… mi fanno male… mi stanno portando via…
No! Non voglio! Non voglio… no… Edward…
Sto male… è come se mi stessero strappando la carne…
Mi stanno separando da lui… no… perché?...
Mi giro… è Mike… non mi piace… mi fa più schifo di sempre… ma è forte… è tanto forte… non riesco a liberarmi da quella morsa dura e fredda…
“… no… Mike…”
Non riesco a urlare… mi sento male perché non posso urlare… non ho voce…
“Edward…” la mia bocca mima il tuo nome…
Ti vedo… come non ti ho mai visto… sei feroce… quasi disumano… lo guardi… sento un gorgoglìo ferale, profondo, spaventoso… ma io non ho paura…
Mike non c’è più…
E tu torni ad abbracciarmi e baciarmi ancora…
E ci perdiamo tra le onde della risacca calda del mare…
“Mmmm…”
Sono a pezzi... devo smetterla con tutta questa ginnastica… che buon odore…
Mi spalmo a faccia in giù nel letto, sto bene qui, inalo quel profumo delizioso e mi ci crogiolo dentro, cos’è? … Edward…
Edward?
“EDWARD!”
Mi alzo di botto in ginocchio sul letto e mi guardo intorno velocemente.
“Do- dove sono?!”
“Buongiorno principessa. Dormito bene?”
“AAHH!!!”
Mi volto di scatto spaventata e lo vedo seduto su una piccola poltroncina accanto al letto.
Con il suo solito sorriso da bastardo!
Mi sta squadrando. Non in faccia.
Abbasso lo sguardo al mio corpo, e sono nuda! Completamente nuda!
“OOH!”
Arraffo alla meglio il lenzuolo e me lo metto addosso per coprire la parte a vista, trattenendolo con le ascelle.
Mi guarda divertito. Che insolente.
“Ho dormito qui?” chiedo cercando di sistemarmi i capelli, che devono essere un vero orrore! Raddrizzandomi sulle spalle per guardarlo dall’alto in basso.
E solo ora realizzo che ho fatto una domanda del tutto idiota.
E solo ora realizzo che è in divisa.
Accidenti a lui, quant’è bello!
“Mi sembra evidente. Non ti sei neanche accorta di esserti addormentata. Eri sfinita.”
Arrossisco violentemente, lo sento. L’assurdità della sera precedente perfettamente chiara nella mia mente. Il piacere e la rabbia perfettamente chiari ancora sul mo corpo. Dentro e fuori.
Ma non te la do vinta! Proprio no!
“Uh! Non so di cosa stai parlando. Sono perfettamente abituata a questo tipo di cose. Sono una persona sessualmente appagata, io. Tu, d’altro canto, sembri avere una predilezione per l’immobilizzazione delle tue prede! Cos’è, hai paura che scappino inorridite?”
Beccati questo presuntuoso borione!
“Oh, ti prego! Fottimi Edward! Fammi tutto quello che vuoi! – non è così che mi hai pregato, principessa? Ricordo male?”
Ma che faccia da culo!
Rimango interdetta, Certo che ho detto così! Bè, qualcosa del genere, ma certo non con quel tono e quella vocina cretina! Ho una vocina cretina?!
E comunque non sono certo io quella da biasimare qui!... O si?... No! Certo che no!
“Ha-ha-ha… molto divertente. Ho ceduto solo perché ero legata e stanca dei tuoi stupidi giochetti”
“Ah… già, dimenticavo. Il tuo fidanzato è molto più bravo di me, è quello che non esce mai, no? E allora dimmi una cosa Bella, perché sei venuta da me? Perché ti sei data tanto da fare per cercarmi? Mhm?”
“Io… te l’ho detto perché sono venuta. Volevo sapere il motivo del tuo accanimento contro di me. Volevo sapere se… se… c’è stato qualcosa di diverso tra noi…. Voglio dire per te! Intendo per te”
Mi affretto ad aggiungere l’ultima parte. Voglio sapere. Non voglio scoprirmi – Ha! Sono nuda e non voglio scoprirmi! Ho fatto proprio un capolavoro!
Lo vedo corrucciarsi per un momento guardando il pavimento di traverso. Devo aver toccato una corda sbagliata, ma quale??
Perché sento il bisogno di sapere quello che pensa? Perché non riesco a togliermelo dalla mente? Cos’ha contro di me? Perché sento il bisogno di toccarlo e di stringerlo a me dal momento in cui l’ho visto? Perché sento che c’è qualcosa di fondamentale che mi sfugge? ...Perché non mi ha baciata?...
E soprattutto perché mi faccio tutte queste domande?! Mi sta venendo il mal di testa…
“Non c’è niente. Non c’è niente tra noi principessa. Non sforzare troppo la tua bellissima testolina per capire qualcosa che non esiste. Tu sei fidanzata e io mi sono divertito un po’. E’ tutto. Sei stata solo un diversivo, un giocattolo, così come lo sono stato io per te”
Io mi aspettavo un “non è vero?” alla fine della frase, qualcosa che mi avrebbe dato la possibilità di controbattere, ma no… lui ha dato tutto per scontato e per certo.
E’ serio… non ha più il suo mezzo sorriso da bastardo sexy… e non ha più quel tono di comando che so, io lo so, che è un gioco divertente per lui. Invece è talmente risoluto… sembra… arreso.
Non voglio vederlo così. Avverto dolore. Voglio vederlo di nuovo come prima, come ieri, a prendersi gioco di me.
“Hai…ieri, hai detto che non hai mai visto niente di più bello… che ero sconvolgente”
Sono ferita e mi sento stupida di fronte a lui. Mi sento piccola e indifesa. Rifiutata.
Ti guardo e tu sembri perdere per un momento, ma solo per un istante, la tua aria indifferente.
Lo vedo dai tuoi occhi. In 24 ore sono riuscita a leggere così bene quell’unico accesso al vero te.
“L’ho detto solo perché volevo scoparti. Magari all’inizio no, volevo solo torturarti, ma poi mi sono detto ‘cavolo, perché no?’ Isabella, io non sono niente di buono. Comunque niente di buono per te, me l’hai rimarcato tante volte, no?”
Ha! Mi hai aperto la risposta! E io ti rispondo per le rime!
Ti rispondo per le rime...
E invece mi viene da piangere.
E detesto quando mi chiama Isabella. Vuol sempre dire che lui para le sue distanze da me, e sono solo io qui che metto le distanze, casomai!
“Edward…”
Oh si… mi guardi ora, eh? Devo inventarmi qualcosa per avvicinarlo…
“Mi fanno male i polsi…”
E’ un attimo. Un attimo e tu sei subito davanti a me preoccupato.
Come sono prevedibili i maschi.
Mi prende delicatamente le mani e osserva il rossore lasciato dalle manette di cuoio. Ed effettivamente sono rossi e mi dolgono un po’, niente di che, perlomeno niente a confronto con l’indolenzimento della mia passera, ma anche quello sento che passerà tipo subito se non smette di accarezzarmi in questo modo i polsi.
“Mi dispiace, vado a prenderti dell’olio lenitivo per massaggiarli un po’”
E sparisce dalla stanza.
E io devo sbrigarmi a pensare a come farlo cedere, a come fargli levare l’armatura, o meglio la divisa, in questo caso. Quando ha quella cosa addosso sembra essere più controllato.
Con movimenti bruschi e affrettati butto la testa in avanti e cerco di sistemare alla meglio i capelli, poi prendo un lembo del lenzuolo e mi strofino i denti velocissima sperando che siano il più bianchi possibile, poi mi passo una mano sulla bocca alitandoci dentro… no, non mi sembra di avere l’alito cattivo, ma credo che nessuno riesca a sentirselo da se. Oh cavolo! Speriamo bene.
Lo sento ritornare e subito mi risistemo nella mia posizione precedente, in ginocchio e con il lenzuolo ben stretto sotto le braccia.
Si avvicina per porgermi la boccetta e lo sento respirare diversamente, come quando… come quando mi ha visto la passera sull’autostrada…
Alzo lo sguardo e lo vedo osservare un punto dietro di me, mi volto e… uno specchio! C’è uno specchio dietro di me! E in questo momento sta riflettendo il suo volto rapito da… dal mio culo scoperto! Nella mia infinita furberia ho pensato di mettere il lenzuolo solo davanti! Fantastico.
“Hey!”
Cerco di tirare il lenzuolo dietro per coprirmi ma non ci riesco benissimo.
“Oh, andiamo Bella. Ho visto ben più del tuo… ehm... della tua schiena”
Deglutisce. Ha-ha! Preso!
“Bè, questo non vuol dire che puoi sbirciare ad ogni occasione!”
Mi ricompongo sul letto mentre lui si siede accanto a me sorridendo.
“Allora… per i miei polsi?”
E sfoggio il mio infallibile broncino, ma l’ultima volta che l’ho fatto non ha funzionato benissimo con lui.
Ma stavolta si!
Guarda le mie labbra un po’ in fuori. Dai… lo so che le vuoi… avvicinati…
Ma tutto quello che fa è premere la boccetta per versare un po’ d’olio sulle sue mani. Uffi.
Prende uno dei miei polsi e comincia a massaggiare molto delicatamente, ma con fare sicuro.
Che dita talentuose… e multifunzionali!
“Che roba è?” chiedo incuriosita dal profumo che sento vagamente familiare.
Sorride.
“Oh, è solo l’olio che uso per massaggiarmi i testicoli quando passo troppo tempo in sella alla moto”
“OWWW!” mi schifo tirando via il polso dalla sua presa.
“Hahahahahah! Tranquilla! Non è che li infilo dentro la boccetta per farlo!”
Ridiamo di quella stupidaggine. E’ bello. E’ liberatorio.
Prende a massaggiarmi l’altro polso.
Rimaniamo in silenzio godendo di quell’attimo così intimo e così nuovo per entrambi.
“Dove altro hai dolore?” mi chiede preoccupato.
Si! Voglio che non smetta, non adesso.
“Uhm… qui”
Ci provo. E gli mostro le cosce, dove lui mi ha preso per... tirarmi a se… nella foga di prendermi…
Mi sto bagnando.
Penso solo un momento a come mi fa sentire quando mi scopa e io mi apro come la Diga di Hoover!
Lui osserva con le sopraciglia contratte i segni lasciati dalle sue mani, dalla sua forza, dalla sua passione.
Improvvisamente sento il silenzio. Perché tutto quello che posso udire sono solo i nostri respiri. I nostri respiri che cerchiamo di mantenere regolari. Cerchiamo.
Mi massaggia delicatamente anche lì. Ma i suoi movimenti non sono più precisi come quelli sui polsi.
E lui non distacca neanche per un attimo lo sguardo dal suo compito.
“Dove altro…”
Ma non mi guarda.
Io mi scopro del tutto.
“Qui…?”
E apro le gambe. Quel tanto che basta perché… possa vedere ogni cosa.
“Ahh… Bella…”
Mi guarda ora. Ma non come vorrei. Ha gli occhi scuri per la dilatazione delle pupille si, ma la sua espressione è incerta e addolorata.
No, non vuole… cioè vuole ma… non vuole….
“Edward…”
Raggiungo il suo viso con una mano, e, dato che una volta tanto ce l’ho disponibile, decido di usarla al meglio.
Lo afferro delicatamente ai capelli dietro la testa accarezzandolo e lentamente lo avvicino al mio viso.
Baciami…
Lui si lascia avvicinare.
Baciami…
Mi sfiora delicatamente. Sento il suo respiro sulla mia bocca. E’ dolce. E’ caldo.
Baciami…
Piego la testa per avere accesso a quelle magnifiche labbra disegnate e fatte solo per quello.
Baciare.
Ma lui si ritrae.
Mi avvicino di nuovo.
E lui si ritrae di nuovo.
Ti prego… baciami…
“Non voglio” sussurra.
SCIAFF!!!
Lo vedo il mio schiaffo. Lo vedo come lo colpisce in piena guancia, forzando la sua testa di lato.
SCIAFF!!!
Lo colpisco di nuovo, accecata dalla rabbia per quell’ennesimo rifiuto. E dal dolore per non essere voluta.
Parto per colpirlo ancora ma lui mi afferra entrambi i polsi.
“Lasciami!”
Cerco di divincolarmi. E’ pazzesco! Mi trovo sempre a questo punto con lui!
“Che cazzo cerchi di fare, eh?! Vuoi sedurmi?! Vuoi eccitarmi?! Oh, Isabella, non sai quanto siano inutili i tuoi ridicoli tentativi”
Con il suo corpo mi spinge con la schiena contro il letto e le braccia ai lati della mia testa, strette nelle sue morse.
E’ perfettamente al centro su di me. Sopra il mio centro.
E spinge.
“Ohh-hh…”
“Si! ‘Oh’! Questo è quello che mi fai ogni fottuta volta che ti guardo, che ti parlo, che mi fai arrabbiare, che mi fai ridere!”
E spinge.
“Questo è quello che mi fai ogni cazzo di volta che anche solo penso a te!”
E spinge…
“Ohhh…”
“Questa è la condizione permanente in cui sono stato tutta la notte accanto a te! Aahh…”
E continua a spingere ritmicamente, sollecitando la mia passera ormai in lacrime con la sua grossa asta vestita.
“ E questo è come mi sono svegliato stamattina...”
spinta
“… come mi sono fatto la doccia…ahh...”
spinta
“… come ho fatto colazione…”
spinta
“Edward… ooohhh…”
“… come mi sono vestito…ahh… ahhh…”
spinta
spinta
“… come mi sono… seduto…aahhh... qui...”
spinta
bacio sul collo
“Ooohh!...”
“… per… ahhh… guardarti…”
bacio sul collo
spinta
“… mentre dormivi…ahh…”
spinta
bacio sul collo, altro lato
“… sul mio fottuto letto… mmmmhhh….”
bacio sul lobo dell’orecchio
spinta
spinta
spinta
“Oohhh… Edward… Edward... sto per… sto per…”
“…nuda… aahhh… aaahhhhh…”
spinta
morso sul collo
“Aahhh!… aahhh!… ahh!”
“… e… belissima…”
spinta
spinta
“Edward!...aahhh!…”
“Oh Bella… vieni… vieni… aahhh…”
spinta
spinta
spinta!
SPINTA!!!
“Edward Edward Edward EDWAAAAAAHHHRDD!!!”
“Siii… Bella… AAAANNNGHHHHH!!!!”
Ohmiodioohmiodioohmiodio… è bellissimo… con la testa innalzata, gli occhi sbarrati, la bocca spalancata nel culmine del godimento.
E io potrei venire di nuovo solo a guardarlo in tutta la sua gloria….
Butta giù la testa a lato della mia.
I nostri respiri affannati amplificati dalla vicinanza reciproca alle nostre orecchie.
Sento allentarsi la stretta ai polsi.
Ma lui non si muove.
Sento il suo torace contrarsi per riprendere respiro. Dovrei sentire la pesantezza del suo corpo su di me, questo è in genere il momento in cui butto letteralmente a lato il mio amante di turno, ma con lui… con lui non voglio. Voglio che si riprenda su di me. Voglio che rimanga lì. Voglio sentire il suo corpo che mi avvolge e mi protegge. Voglio che non si stacchi mai più dal mio.
Muovo lentamente le braccia ora del tutto libere e porto le mani tra i suoi capelli.
Lo accarezzo dolcemente. Gioco con i suoi assurdi, meravigliosi capelli. Quei capelli che non ha menzionato nel favoloso elenco di cose che ha fatto stamattina a cazzo dritto pensando a me.
Quel meraviglioso elenco… tra una spinta e l’altra.
Ridacchio di quel pensiero.
Lui mi sente e muove le sue labbra sul mio collo, ancora. Non avevo capito finora l’importanza di un collo. Se non per i gioielli.
Mi ha scopata a secco come un quindicenne ed è stata una delle esperienze più intense della mia vita.
Oh Edward, io sento tutto quello che senti tu. Penso tutto quello che pensi tu. E sto messa esattamente come stai messo tu quando penso o vedo te. Senza erezione pulsante ovviamente.
Ma pulso, eccome se pulso.
Voglio stare con te, tienimi con te.
Mi tornano improvvisamente in testa le immagini e le sensazioni del mio sogno.
Il mio bellissimo sogno… dove Edward mi baciava…
Voglio lui, voglio i suoi baci, voglio le sue promesse, voglio il suo amore e io voglio dargli le stesse identiche cose.
“Non lo sposerò…” sussurro.
Lo sento irrigidirsi. Ma non come vorrei. O meglio dove vorrei.
“Non lo sposerò Edward… io voglio stare con te… io-“
“No… no.”
Si alza.
Va via da me.
Sta andando via da me.
“Edward…”
E’ in piedi. Non mi guarda.
“Isabella, devo fare una doccia e cambiarmi. Quando esco dal bagno… non voglio trovarti più qui”
E se ne va.
Sento aprire e chiudere una porta.
E io rimango lì nuda e fottuta, a secco, nel suo letto.
Atterrita.
Ferita.
Distrutta.
Incazzata a morte.
Afferro il primo oggetto che mi capita in mano. Oh, la boccetta per il massaggio alle palle!
E la scaravento alla porta aperta della camera.
“Vaffaculo!!!"
"Vaffanculo…”
che figata...quanto adoro sti due fanatici. Spettacolare dialogo e ambientazione. Sei davvero brava a creare situations...wow
RispondiEliminaCara autrice ... questo capitolo, per altro brillante come tutti gli altri, mette in evidenza il concetto di conflitto. Ma trattasi di conflitto intrapsichico , come prodotto proiettivo dell'autrice (ipotesi per la quale propendo) o conflitto relazionale? Apprezzo molto il dinamismo dato dal costante alternarsi tra aspetti finzionali (distacco, disprezzo, superiorità) ed aspetti autentici ( coinvolgimento, bisogno dell'altro, attrazione). Cara SparvieroNero leggerla è sempre come farsi un giro a Magic Mountains..... A big fucking rollercoaster..... (chiedo scusa per lo scivolone finale). A presto. Non vedo l'ora ... ho già acquistato il biglietto per la prossima giostra!
RispondiEliminaChe commento posso fare dopo quello di Joel?????
RispondiEliminaMi fanno impazzire questi due! Lei si è scoperta (non solo nei sentimenti) e lui terrorizzato scappa! Giusto, sbagliato? Mah lo capisco anche, accidenti ste famiglie sempre in mezzo .... Montecchi e Capuleti...... vedremo la nostra autrice cosa ci riserverà! Mi emoziono moltissimo
Alla prossima.
Allora..finalmente mi sono messa in pari...che dire...Mi piace tantissimo e mi piacciono molto i personaggi...e come interagiscono tra di loro...ed è fantastico come si stuzzicano...e come si cercano...Ora non vedo l'ora di leggere come andrà avanti sto tira e molla...
RispondiEliminaSparvieroNero attendo con trepidazione...
conflitti conflitti..sti due stanno in conflitto anche quando.....vabbe..mollale ste mani arrenditi Ed! GRANDIOSA SPA!
RispondiEliminaAGLIA!un due di picche x la bella principessa.....nn facile da digerire per una come lei.urge un pov edw....x capire un pò cosa passa in quella bella testolina.
RispondiEliminaQUESTI COLPI A SECCO HANNO FATTO SECCARE LA MIA GOLA.....ACQUA...SEMPRE STREPITOSA SPARVYYYY.BACI
MI PIACEEEEEE!! Troppo brava..grande.
RispondiEliminae pulso... eccome se pulso!!! hot sparvy! li adoro...si lasciano, si prendono, si fottono, si odiano, si amano, continuo e poi corro a nanna! on fireeeeeeeeeeeee
RispondiEliminagrandiosoooooo! ma quant'è cool la BELLA figa e stronza?????? Edward al comando mi fa rombare la gattina... la passera non l'auto... XDXDXD
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