Bpov
“Bella! Bella!!”
Sento la voce di Rose che si avvicina.
Non mi importa.
Non le sono neanche andata ad aprire, tanto sapevo che se voleva entrare avrebbe trovato il modo.
“Mmffiiii!!”
La sento correre.
“Bella! Si può sapere perché non mi hai aperto?! Mi sono spaventata a morte! E’ da ieri sera che ti chiamo e non faccio altro che parlare con la segreteria telefonica! Ho dovuto prendere le chiavi dal portiere! C’è la macchina, il portiere ti ha vista entrare e tu non rispondi al campanello! Mi farai venire i capelli bianchi prima del tempo! Che… che cavolo stai facendo?!”
“Mi fembua mvidempe, fo a metto a mambae im beato”
“Cosa?! Non ho capito un’acca! E che cavolo sono tutti quei fazzoletti accartocciati sul letto? Saranno cinquanta! E abbassa quella cavolo di televisione!”
“Mof maffami im pafe!”
Mi guarda come se avessi parlato un'altra lingua, poi sale in ginocchio sul letto accanto a me e mi toglie la mia unica fonte di consolazione dalla bocca con un sonoro ‘POP’.
“Mmmm… Rose ridammelo…”
Non voglio che me lo porti via non ho finito!
“Bella, mi spieghi perché ti stai ingozzando di gelato… alla vaniglia? Tu detesti la vaniglia! Perché sei ancora a letto? E che cavolo hai addosso? Hai gli occhi tutti rossi…”
E la sparatoria parlante si blocca di colpo.
sniff
“Hai pianto?”
Si guarda intorno e mi guarda di nuovo. E capisce.
Il fatto che lei capisca mi atterrisce ancora di più.
“E’ successo qualcosa con Edward?” chiede stavolta in un tono decisamente a livelli decibel più umani.
sniff
Io la guardo e l’unica cosa che posso fare è continuare a tirare su col naso.
Se apro la bocca ora per parlare non mi usciranno parole. Quindi non lo faccio.
“Bella, parlami…”
Le accenno di no con la testa bassa.
Nella mia lussuosissima camera da letto solo il rumore del megaimpianto TV alla parete.
Sembra accorgersene anche lei.
Ci voltiamo entrambe a guardare lo schermo.
“And we are going to last. You know how I know? Because I still wake up every morning…and the first thing I want to do is see your face.”
“ ‘P.S. I love you’ ?”
sniff
“Bella… perchè guardi questa roba? Non va bene, non ora”
sniff
Io rimango a fissare l’eterno amore tra Hillary Swank e Gerard Butler, un amore così forte e così grande che continua ad esistere oltre il tempo e le circostanze…
Sento uscire la mia voce, roca dal pianto.
“Lui la ama… e vuole vedere il suo viso ogni mattina quando si sveglia… Edward ha voluto che me ne andassi… mentre lui si faceva la doccia…”
sniff
“Cosa?!” la voce di Rose stridula.
sniff
Mi volto verso di lei, le guardo il volto bellissimo e angosciato per me.
Non reggo più.
snif
sniff sniff sniff!
“Oh, Rose! AAAAAAAAAHHHAAAAA!!! AAAAAAAAAAAAAHHAAAAAHHHHA!!! AAAAAAHH! AHHHAHHHAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH!!”
Ci stringiamo forte, mentre lei mi lascia piangere sul suo collo. Do sfogo urlando il mio pianto, così starò sicuramente meglio, ma più piango e più mi viene da piangere.
“Bella, non fare così, ti prego” la sua voce è sussurrata e strozzata.
“Rose… no… sniff… non piangere” non voglio vederla piangere, non lei.
“Tu… sniff… non puoi… pia-piangere… sniff… ti sentirai male… sniff…”
Cerco di calmarmi tirando dei gran sospiri.
Mi sdraia delicatamente di fronte a lei, accarezzandomi il viso e tirando i miei capelli indietro.
“Ti va di raccontarmi quello che è successo?” mi chiede con cautela.
“No, non c’è niente da raccontare… c’è solo che… lui… lui non mi vuole, Rose”
“Oh, piccola… non dire sciocchezze, sono sicura che non è così, non può essere così” mi sorride dolcemente.
Quanto vorrei che fosse vero. Quanto vorrei essermi sbagliata, aver capito male.
“Non mi ha mai baciata, Rose” sussurro.
“Credevo che… che ci fossi andata a letto” chiede confusa.
“E’ così. Oh, Rose… è stato così intenso, così bello, così perfetto. In quei momenti lo vedo così chiaramente, riesco a leggergli l’anima, riesco a vedere quanto sia meraviglioso e fragile e forte, riesco a sentire che lui è preso da me, che sente qualcosa per me, che mi vuole, ma… quando poi finisce tutto, lui è distante, freddo, cinico… la verità Rose è che io mi sono sbagliata, ho creduto di vedere in lui un sentimento che non esiste, lui ha detto che sono un giocattolo, un diversivo e niente di più”
La sento irrigidirsi e indurire l’espressione del viso.
“Io lo ammazzo quel figlio di puttana!!! Come ha potuto comportarsi così! Come-“
Le metto un dito sulle labbra e la guardo negli occhi.
“Io lo amo, Rose”
Sento scemare la rabbia in lei e lo shock a questa rivelazione prende il posto dello shock di due minuti fa.
“Bella, come puoi dire così, come fai a sapere…”
“Se è amore? Mmh… Rose, mi sono mai innamorata?”
“No”
“Ho mai provato lontanamente dell’affetto per qualcuno che non fosse della nostra famiglia?”
“Bella… ricordi Riley Biers?”
“Certo che mi ricordo…”
Avevo scelto di frequentare le superiori nella scuola pubblica di L.A. , avevo convinto papà dopo una lunga discussione. Volevo stare tra ragazzi normali, vivere delle esperienze normali e non con tutori o in scuole esclusive frequentate da gente altolocata che francamente conoscevo già e per le quali non ci sarebbe stato alcun bisogno di meriti personali o fatica per raggiungere degli obiettivi già ampiamente pagati dalle rispettive famiglie. Volevo dimostrare di valere per conto mio, volevo spaccare il mondo, volevo un sacco di cose.
Riley era il figo della scuola, e aveva dimostrato dell’interesse per me. Mi piaceva, era sempre allegro e mi divertivo con lui.
Avevamo cominciato ad uscire insieme e a frequentarci, lui non perdeva occasione per baciarmi, toccarmi e mi diceva sempre quanto fossi bella e sexy, e voleva sempre di più.
Io avevo sempre lo studio come priorità, mentre lui contava sul fatto che le cose sarebbero andate avanti con il football e non c’era bisogno che si ammazzasse di fatica sui libri. Non era certo una gran mente, ma baciava da dio e per me era sufficiente.
Mi aveva quasi convinta a fare il grande passo, fare finalmente sesso, anche se non provavo altro per lui che una grande attrazione fisica, ma lui diceva di amarmi e che sarebbe stato giusto e meraviglioso.
Ma un bel giorno, mi trovai in ritardo per la prima ora, i corridoi erano vuoti e le aule già chiuse. Passai davanti ai bagni dei ragazzi e sentii la sua tanto familiare voce parlare con altri ragazzi, usciva del fumo dalla porta semichiusa e non era puzza di sigarette, ma qualcosa di più aromatico e denso. Mi avvicinai un po’ incuriosita, quando colsi parte della loro conversazione.
“Allora Ril? Come va con Swan? L’hai già stappata?” rideva il deficiente.
“Ah Jar! Bella è speciale! Ci devo andare piano con lei! Ma che ne vuoi sapere tu che ancora ti ammazzi di seghe!”
Mi ricordo che fui felice che lui mi considerasse speciale. Già… molto speciale…
“Ma che aspetti? E’ fatta no? Non lo vedi che è come creta nelle tue mani?E tua! Non devi far altro che allungare la mano e prendertela!”
“Jar, piantala. Non posso fare passi falsi con lei, è così titubante, così sempre presa dallo studio e da altre cazzate, e io non posso perdermi questa occasione. Mi è capitata la gallina dalle uova d’oro, capisci? Mi basterà convincerla a farlo senza cappuccio, la metto incinta e la convincerò che ci amiamo e dobbiamo sposarci. Io, lei e i suoi milioni!”
“Hahahahahahah!! Sei veramente un genio!”
“Lo so! Hahahahahahahaha”
Non amavo Riley, di questo ne ero certa, ma quello che avevo ascoltato cambiò la mia vita per sempre. Mi si ruppe qualcosa dentro. Mi piegai forzatamente ad un destino inevitabilmente lastricato di quel genere di episodi. Ma io non ero disposta a farmi piegare tanto facilmente e tantomeno da degli idioti come lui.
Entrai nel bagno.
“Bella!”
La faccia di Riley era senza prezzo e con la mano cercava di mandare via quel fumo che ormai annebbiava tutto l’ambiente.
“Ciao! Ho sentito ridere. Qualcosa di divertente?”chiesi tranquilla avvicinandomi a lui.
Guardò per un momento l’amico.
“No, amore, solo sciocchezze, sai come siamo fatti noi uomini”
Ha! Uomini…
“Si, posso immaginare, ma…”
Ormai ero a portata di tiro. Lo colpii col ginocchio in mezzo ai sacri gioielli che speravo vivamente non potessero danneggiare più nessuno, e quando si piegò in avanti gli tirai un pugno dritto nell’occhio sinistro.
“Saluta i miei milioni Riley! Fai ciao con la manina! Oh, a proposito di manina, se quella è indicativa di come sarebbe stato il sesso con te, dubito che saresti riuscito a mettermi incinta, cazzetto!”
E me ne andai. Furiosa e vittoriosa.
Riley andò in giro a dire che aveva fatto a botte in un bar. Ma io non avevo certo lesinato nel dare la mia versione dei fatti in pasto alle velocissime e sempre efficaci chiacchiere femminili, che tanto detestavo, con nessuna, comprese le stronzette regine del pettegolezzo.
Ero forte, ero orgogliosa e camminavo a testa alta.
Si. Ma da allora non mi fidai più di nessuno. Mai più.
“Rose, io non sono mai stata innamorata di Riley. Edward è tutt’altro. Lui ha le mani grandi e forti e molto abili…”
“Che c’entrano le mani?”
“Lascia stare” sorrisi.
Lei sorrise del mio sorriso.
Guardò la mia maglietta.
“Questa… è sua? Te l’ha data lui?”
“Si… no, non me l’ha data lui. L’ho presa stamattina per coprirmi. Gliel’ho rubata”
“Per coprirti? Come rubata? Ti metti a rubare cose a un poliziotto? Sei ammattita?”
“Si, dovevo coprirmi, il mio vestito non era in condizioni… me lo ha strappato…”
“Cosa?! Vuoi dire che…”
Annuii. E sorrisi.
“Capito. Sesso grandioso”
“Oh Rose, non è solo grandioso, è… incredibile! Quando siamo presi non ragioniamo più non esiste più nient’altro, diventa tutto senza importanza! Ma non è solo questo… io lo amo davvero, lo amo così tanto che rinuncerei a tutto per lui. Andrei in giro vestita con un sacco di iuta usato, cambierei personalità, gli farei da schiava, se solo me lo chiedesse. E sarei la donna più felice del mondo. Riesci a capirmi Rose?”
La vedo abbassare lo sguardo e arrossire mentre annuisce.
“Rose, cos’hai?”
“Io ti capisco Bella, più di quanto tu non creda. Vedi… ti ho telefonato tanto perché… volevo raccontarti delle cose… cose di me e Emmet…”
“Emmet?”
“Ho parlato molto con lui. Ha cercato di contattarti perché dopo quell’episodio con te, lui è stato male. Mi ha detto che non funzionava, che ha sbagliato, e voleva chiederti scusa”
“Ha! Oggi deve essere il mio giorno fortunato. Si sbagliano tutti a venire con me. Sono un errore ambulante”
“Non fare così, sai che non intendo dire questo. Ti prego, Bella. Era sincero. Io gli credo. E’ un ragazzo fantastico. E’ tenero e dolce e protettivo e gentile-“
“Rose…”
“Bella. Io mi fido di te. Credo che tu provi quello che dici. Fallo anche tu nei miei confronti.”
La guardo a lungo negli occhi e non vedo ombra di esitazione. Tutto quello che vedo è l’esatto riflesso dei miei.
“Ti credo Rose”
“Ora basta piagnucolare a letto. Non voglio più vederti così. Tu non sei così. Devi reagire. Devi riprendere la tua vita.”
Non so come fare. Io non voglio la mia vita. Non senza Edward.
“Bella, piccola, qualcosa ci inventeremo, qualcosa succederà, vedrai. Adesso alzati e vatti a fare una doccia. Io devo vedere Emmet tra poco, quindi devo andare, ma chiamami più tardi, ok?”
Le sorrido quando nomina Emmet.
Ci salutiamo ed entro in doccia.
Mi preparo accuratamente, voglio tirarmi su, voglio uscire e… voglio Edward!
Sono vestita, truccata e pettinata a dovere e mentre cerco la mia borsetta mi cadono gli occhi sulla sua maglietta buttata sul letto.
La ripiego con delicatezza.
La ripiego con delicatezza.
La dovrei lavare, ma ancora non voglio. La dovrei restituire, ma per ora è tutto ciò che ho di lui e ancora non me ne voglio separare.
Gliela potrei riportare! No… non oggi, oggi non sono dell’umore adatto per tenergli testa.
Mi viene da sorridere ai nostri continui e assurdi battibecchi.
E lo conosco da un giorno solamente! Com’è possibile che sia cambiato tutto dopo solo un giorno!
Devo uscire se no impazzisco!
Vago con la mia gattina senza meta, con la testa piena di Lui. Non riesco a distrarmi, non riesco a vedere soluzioni, e sento ancora quella stranissima sensazione come se mi stesse sfuggendo qualcosa di fondamentale. Sono distratta e uscire non mi è servito a nulla.
All’improvviso vedo un CHiP accanto a me che mi segnala di accostare.
Un déjà vu... e sono di nuovo sulla stessa strada...
Un déjà vu... e sono di nuovo sulla stessa strada...
Edward!
Il cuore comincia a battermi all’impazzata, ma mentre faccio manovra, mi accorgo che il braccio di questo poliziotto non è giusto. Il colore della pelle non è giusto. La mandibola non è giusta. E assolutamente non il naso! Oddio… il corpo… andrebbe più che bene.
Olè! Dopotutto se ho questo tipo di pensieri non sono ancora rincretinita!
Ma all’idea che fosse Edward il mio cuore è impazzito…
Aspetto che il poliziotto si avvicini.
Mi squadra.
Che novità.
“Buongiorno signorina, posso chiederle come mai correva? Dove andava tanto di fretta?”
“Buongiorno agente. Mi scusi tanto, non avevo intenzione di correre ed ero sovrappensiero, e così…”
“E come mai era sovrappensiero? Problemi? La posso aiutare in qualche modo?”
Non mi piace questo qua. Non che non sia gentile o rispettoso, per ora, ma un poliziotto non dovrebbe comportarsi così. Edward non si comporterebbe mai così. Lui è serio, professionale… e sexy da morire…”
“No, grazie agente, posso andare ora?”
Si appoggia con le braccia sullo sportello. Non mi piace. Neanche un po’.
“Senta agente, ho avuto veramente una brutta giornata e-“
Ci voltiamo entrambi al rumore di un’altra moto parcheggiata dietro di noi.
E prima ancora di sentire la Sua voce, le mie cosce rispondono al richiamo del padrone.
“Black”
”Cullen”
Il poliziotto Black sembra piuttosto irritato. Io sono sollevata di togliermi da quest’impiccio. E felice di rivedere il mio Edward che è venuto a salvarmi in sella al suo scintillante destriero!
Oh mio principe Edward! Sguaina il tuo… ehm… manganello e combatti per me!
Poi il mio delirio favolistico scivola in un porno XXX rated alla menzione del manganello.
E io sto rovinando il sedile della mia gattina.
Ma il mio entusiasmo muore alla nascita, lasciando il posto ad un acuto dolore perché lui mi ignora completamente.
“ Non c’è niente... mi sono divertito un po’. E’ tutto. Sei stata solo un diversivo, un giocattolo…”
Certo che mi ignora, io non sono niente per lui.
“Problemi?”
“No Cullen, è tutto a posto qui, puoi tornare da dove sei venuto”
Scendo dall’auto. Non so bene cosa mi guidi o cosa stia facendo. So solo che sento il dovere di punirlo.
Non posso farlo vestita di pelle nera e frustino in mano, ma qualcosa posso fare.
“Si, agente, qui è tutto sotto controllo, come può vedere, vada. Vada pure. Sono sicura che il suo collega saprà incontrare tutti i miei bisogni”
Parlo come una pornostar professionista mentre accarezzo il braccio dell’ignaro poliziotto. Il quale sembra apprezzare. Molto.
Beccati questo, fottuto figlio di puttana. Senti, senti quanto fa male.
Grugnisce qualcosa e va via.
Tento di staccarmi da Black, ma lui mi afferra un braccio.
“Allora? Che bisogni hai pupa?”
Pupa? Ma questo chi si crede di essere, Marlon Brando in Fronte del Porto? Qualcosa di più antico no?
“Senta agente, io la ringrazio tanto, ma ora dovrei proprio andare”
“Io ti lascio andare se prometti di uscire con me stasera”
“No, no guardi. La cosa è proprio fuori discussione”
“Oh andiamo… Stasera c’è una specie di festicciola, non saremo proprio soli, ci sarà tutto il distretto, pare che si festeggi qualcosa”
DING!
Mi si addrizzano le antenne.
“Tutti voi… tipo… anche l’altro poliziotto? Quello di prima?”
“Certo, Credo di si. Allora ci vieni con me, pupa?
Cristo! Se mi chiama ancora così gli salto alla gola!
“Vengo con te solo se la smetti di chiamarmi così!”
“Ok ok! E come ti chiami bellezza?”
No. Non c’è prezzo con questo qua!
“Isabella. Isabella… White”
“Fantastico! Io mi chiamo Jacob Black! Lo vedi, zucchero? Black and White! Siamo predestinati!”
Sorride a 200 denti, l’idiota.
Certo piccioncino, siamo predestinati come un dietologo e il burro!
“Dammi il tuo indirizzo che ti passo a prendere alle 8”
“Oh no, preferisco incontrarci al locale, se non ti dispiace, pasticcino”
“Ok, lo conosci il Vultur?”
“Certo, allora lì tra le 8 e le 8,30. Ci vediamo”
E sfreccio via con in testa solo l’immensa voglia di far morire Edward di gelosia.
Come al solito frizzante e diretto. Adoro questi due...anzi..questi tre. La scena al locale mi fara' impazzire. lo so. Voglia di Edward al più presto..ballante...sexy....e gloriosamente eretto.
RispondiEliminaahahhahhahhah ho riso molto..... e non solo! Non si prospetta niente di "buono" diciamo ..... Edward con la colegga e lei con Black...... prevedo scintille..... e bombe a mano!
RispondiEliminaBaci
VOGLIO LEGGERE DELLA FESTA AL PIU' PRESTO!!!! prevedo scintille e scontro tra manganelli ahuhauauha!! e la Fancies ha detto bene!! vediamo questo Edward Manero in azione!!
RispondiEliminaletto tutto in due ore sti due mi fanno morire, aspetto l'incontro al club stasera ci sarà da ridere. baci
RispondiEliminaBellissimo il punto di vista di lei. E bellissimo il flash back, non è vero che i due punti di vista dello stesso evento annoiano. a me piace!!! Ti prego .. lo so che non sopporti i consigli dei lettori .. ma fammi un Edward supersexy ed irresistibile alla festa .... LO VOGLIO VEDERE!!! LO VOGLIO VEDERE BENE!!! Brava Amò!!!
RispondiEliminahahahahahaahah!!! grazie a tutte!!! adesso ho l'ansia da prestazione per la festa!!! hahahahahahahaah no, scherzo, mezza già l'ho scritta e comunque ce l'ho in testa in maniera precisa, per quanto riguarda Edward AnTony Manero Cullen supersexy vi toccherà accontentarvi della foto che sceglierò! hahahahahahahahahah!!!!
RispondiEliminaMA NON E' VERO CHE NON SOPPORTO I CONSIGLI DEI LETTORI!!! hahahahahahahah.... casomai li ignoro....
io ti leggo e rido, rido, rido... come una pazzaaaaaaaaaa....Ti lovvo...è fantastico...non vedo l'ora di arrivare alla festa..."pisticcino"...XOXO
RispondiEliminaGrande ragazza!!! Continua a scrivere che ci piace..ci piace parecchio...quando contiunui??? Subito???? Immediatamente???? QUANDO?????? DEVO leggere....sapere....
RispondiEliminaeddaiiiiiii e che festa sia!....ci divertiremo anche noi!chissà cosa ci riserva la tua fantastica immaginazione....ma noi siamo fiduciose e sicure se saprai soddisfare anche noi (in parte)oltre la passera di ISABELLA!!BACI SPARVY!
RispondiElimina