domenica 12 febbraio 2012

"IL MANGANELLO II" - CAP. 7

Epov


Arrivo al distretto in ritardo, dopo essermi rifatto la doccia e cambiato la divisa, spero che Mrs Cope non si faccia tante domande sullo stato dei miei pantaloni.
Dire a Bella quelle cose è stato terribile, staccarmi da lei è stato quasi impossibile, sentirla piangere mi ha spaccato il cuore.
Sono rimasto appoggiato con la fronte alla porta chiusa del bagno e la sentivo muoversi per la stanza a raccogliere le sue cose. La sentivo piangere cercando di non fare rumore. E in quel momento avrei voluto piantarmi un coltello nel cuore per averla fatta soffrire così. Mi sono fatto la doccia e mi sono concesso le mie lacrime tra i rigagnoli d’acqua sul viso. Non piango mai. Non me lo sono più permesso da quando ero stato preso di mira da Demetri, il bullo della scuola quando frequentavo le elementari. Niente valeva le mie lacrime. Niente, fino ad ora. Ma quello che ho perso oggi è tutto ciò per cui vale la pena respirare. E io l’ho rifiutato.
Tornando in camera sorrido alla vista della boccetta d’olio che lei ha scagliato contro la porta. Persino quando è infantile è adorabile. Mi accorgo che ho il cassetto delle magliette aperto, ma vedo che non manca nulla, poi mi volto e vedo che sulla poltroncina, la maglietta CHP che indossavo ieri, non c’era più. Già, le avevo rotto il vestito, quel vestito di cui non le fregava un cazzo anche se mi aveva detto il contrario. L’ho capita. Ho capito perché si comporta così. Non ha altro. Crede che attaccandosi a cose possa sopperire alla mancanza di persone. Ma io l’ho guardata dentro. Lei non è veramente così. E’ fragile e si comporta da principessa per mascherare la sua debolezza. E io l’ho colpita duramente.
Ma perché non ha preso una maglietta pulita e ha scelto quella che io avevo messo…
Voleva una cosa indossata da me! Voleva qualcosa che avesse il mio odore…
Mi avvicino al letto e prendo il lenzuolo che l’ha avvolta. Lo porto al viso inalando il suo profumo meraviglioso e unico. Lo tengo stretto a me.
Poi, in pochi decisi gesti, lo strappo via dal letto per metterlo insieme alle altre cose da lavare.
Non posso tornare qui stasera e sdraiarmici sopra. Troppo doloroso. Troppa tentazione.
Non posso tornare sui miei passi ora. Non dopo quello che le ho fatto e le ho detto.
Lei è un’altolocata e ha bisogno di rimanere nel suo ambiente. Io non potrei mai darle quello a cui è abituata.
Io non sono abbastanza per lei.
Io ho la mia vita, il mio lavoro, e diverse ragazze prontissime a soddisfare ogni mia esigenza.
Lei mi dimenticherà.
Io devo dimenticarla.
Ho preso la decisione migliore per entrambi, ne sono certo.
“E invece sei una testa di cazzo!”
“Jas, ma non capisci? Io e lei non c’entriamo niente! I nostri mondi non fanno parte neanche della stessa galassia!”
Naturalmente appena messo piede nell’ufficio smistamento, Jasper mi ha accolto con la sua solita smorfia da cazzone chiedendomi come fosse andata.
E naturalmente a lui non ho potuto fare a meno che raccontare ogni cosa. Evitando qualche dettaglio. Quelli sono solo miei. E di Bella.
Jasper ha l’incredibile abilità di farsi raccontare tutto da tutti, non riesco proprio a capire come sia finito qui. O forse siamo così amici proprio perché ci capiamo, invece. Amiamo il nostro lavoro. Semplice. E lui sosteneva che ci avrebbe portato un sacco di passerine, certo. Finchè non ha incontrato mia sorella Alice. Sono due anime gemelle. Lei parla e lui ascolta. Semplice anche questo. E’ tutto semplice nelle nostre vite e nelle nostre scelte.
Solo che io ora ho sbattuto la faccia su Isabella Swan.
Oh, naturalmente non solo la faccia.
“Lo vedi? Ogni volta che ti estranei a pensare, ultimamente ti appare quel sorriso da idiota sulla faccia! E io sono quello che non capisce! Cazzo Ed! Ma come fai a sparare tante stronzate! In 24 ore avete scopato 3 volte! E non perché siete innamorati e rimasti insieme tutto il tempo! Non siete potuti stare a distanza neanche per un secondo! Io l’ho vista, Ed! Ho visto come ti guardava! Ho sentito, si, ho percepito la vostra attrazione, il vostro desiderio! Cazzo, si stava alzando la marea per quanto era forte! Lei ti vuole, e allora? Tu la vuoi, no? Cosa cazzo c’entra il resto?! Perché ne devi fare una questione di Stato! Continua a sbattertela, no? Sei uno schifo stamattina, così come lo eri ieri sera, ed entrambe le volte eri stato con lei! Perché ti ostini così?!”
“Perché io l’amo, Jasper!! Io l’amo…”
Ho ascoltato Jasper struggersi nel cercare di capire l’unica verità che non riusciva ancora ad afferrare e non ho potuto fare a meno di dirgliela, guardandolo negli occhi.
Rimane lì a guardarmi come se gli avessero detto che la fica non esiste.
“Cosa?”
“Mi hai sentito. E’ così, Jas. Sono innamorato di lei. Non so come sia successo, cazzo non credevo neanche fosse possibile in così breve tempo, ma ne sono certo come sono certo che tu sei qui davanti a me ora.”
“Sei innamorato”
“Si”
“Sei innamorato”
“Jas, sembri un disco rotto”
All’improvviso mi abbraccia e il suo sorriso diventa enorme.
Io rimango allibito.
“Ma è magnifico! Allora non ci sono più ostacoli! Vai da lei e diglielo!”
“Sei impazzito? Come non ci sono più ostacoli? Ci sono! E sono insormontabili! E’ per questo che l’ho lasciata piangente dopo averle sputato in faccia tutta la mia finta indifferenza!”
“Tu cosa?? L’hai lasciata che piangeva? Ma che cazzo ti dice quella zucca bacata! Perché hai fatto una cosa simile?”
“Te l’ho detto! Era l’unico modo per cui si convincesse a lasciarmi perdere! Lei non può stare con uno come me, Jas!”
“Oh, quindi se ho capito bene, hai deciso tutto tu, senza lasciarle scelta, senza ascoltarla, senza capire cosa volesse lei veramente!”
“Jas, lei mi stava dicendo che voleva stare con me, che avrebbe mollato i pneumatici Newton per stare con un fottuto CHP!!!”
“E secondo te perché ti avrebbe detto una cosa del genere?”
“E’ stato il momento, l’ha detto in seguito a… dopo che… insomma, non pensava chiaramente, una persona nella sua posizione non può permettersi di fare delle scelte dettate dal momento”
“Bè, tu lo hai fatto, mi sembra”
“E ho fatto bene”
“E hai fatto male”
“Jas, l’ho sentita parlare nel sonno, aveva paura di me, e ha nominato il fidanzato… lei non mi vuole veramente”
“Gliel’hai chiesto?”
“No, certo che no, se avessimo affrontato un discorso del genere non sarei qui con te ora”
“Saresti con lei, a scopare come ricci innamorati e felici”
“Non succederà mai”
“Certo, perché tu sei il re dei coglioni! Ma non capisci? Anche lei è innamorata di te! Cosa credi, che una Swan si metta a piangere per un poliziotto? Santo Dio, Cullen! Come puoi essere tanto stupido?! Questa cosa non farà altro che dannarvi l’anima! Non l’hai aiutata, l’hai condannata senza processo!”
“Questa non è una favola, Jasper! E’ il mondo reale! E qui queste cose non succedono! La renderei infelice in breve tempo, e io morirei a guardarla appassire per aver scelto uno come me! Io non voglio che le manchi nulla, Jas…”
“Edward… io dubito che tu abbia fatto la scelta giusta, ma… se tu sei deciso, bè… io sono con te, fratello”
Annuisco.
Torniamo alle nostre scartoffie.
“Hey, il Capo ti vuole tra un’ora nel suo ufficio, penso si tratti di buone notizie, probabilmente ti vuole parlare della promozione a Sergente”
Alzo lo sguardo.
“Ma tra mezz’ora ho il turno sulla H29”
“Ci ha già mandato Black, il demente gongolava che in qualche modo dovesse rimpiazzarti. Scommetto che pensa che tu sia nei guai. Mpff”
“Non mi frega un cazzo di quello che pensa Black, anzi, meno ce l’ho intorno e meglio sto”
Non mi è mai piaciuto Jacob Black, e la cosa era reciproca. C’è qualcosa di ancestrale tra noi. Come se fossimo nemici naturali.
“Vado a prendere un caffè, ne vuoi?” chiedo a Jasper ancora impegnato a scrivere.
“No grazie, l’ho già preso”
Entro nella saletta ristoro.
“Hey, Ed”
“Hey, Kat”
“Cos’è quell’aria da cane bastonato? Dispiaciuto perché Black ti ha soffiato il turno mattutino?”
Kate è l’addetta al pubblico del nostro ufficio. E’ molto bella e tutti le muoiono dietro, ma lei sa metterli al suo posto. E’ piacevole parlare con lei, ed è bello incontrare il suo sorriso ogni mattina.
“E pensa di avermi fatto un torto? Che pollo”
“Ed, stasera si va tutti al Vultur per un drink, tu ci vieni?”
“Kat, detesto i club, e oggi non sono dell’umore giusto”
“E diventaci dell’umore giusto! Magari è quello che ti ci vuole, no? Non puoi saperlo finche non provi”
“E detesto ballare”
“Hahahaha! Prova a convincere Carmen ed Eric del CED!”
“Che vuoi dire? Non capisco, cosa centrano Carmen ed Eric?”
“Oh! A volte penso che tu viva in un altro mondo! Ma non lo sai come ti chiamano quei due?”
“No…”
“Edaward AnTONY MANERO Cullen!”


“ Cosa?!”
“Ma si! John Travolta! La febbre del sabato sera!”
Sono più confuso di prima.
“Oh Cullen! Dai forza. Cammina.”
“Dove?”
“Cammina su e giù per il corridoio, dai!”
Mi spinge nel corridoio.
“Arriva fino all’estintore e torna indietro”
Eseguo, ma non capisco cosa vuole dimostrare.
Mentre mi giro per tornare indietro vedo Carmen ed Eric sbucare dalla loro porta ancora seduti sulle loro sedie scorrevoli. Quei due sono un tutt’uno col computer del CED.
Mi volto verso Kate che sorride gesticolando come per dimostrare la sua teoria.
Mi volto di nuovo e vedo i due analisti che mi guardano mordendosi le labbra e mugolando!
“hahahahahahah!!! Dentro ragazzi, lo spettacolo è finito!”
Gli urla Kate che intanto se la ride a crepapelle.
“Te l’ho detto! Hahahahahahaha” continua a ridere.
“Wow! A Carmen ed Eric piace come cammino? E’ assurdo!”
“Oh Ed! A tutti piace come cammini, bè, perlomeno a tutte le donne qui dentro e ad Eric”
Mi strizza l’occhio.
“No grazie, preferisco rimanere sul mio genere
Finisco di sorseggiare il mio caffè.
“Edward… io… rientro nel tuo genere?”
Mi chiede a volto basso, guardandomi dalle ciglia.
“Kat, sei bellissima e lo sai. E’ che io preferisco non mischiare lavoro e piacere”
“E se fosse solo per stasera? E se stasera ce ne andassimo al Vultur insieme e facessimo finta di non essere colleghi?”
Si era avvicinata e mi parlava a voce bassa.
Kate è davvero bellissima, ed è un’amica, non ho mai voluto pensare a lei come ad una conquista da perseguire per via del lavoro a stretto contatto.
“In mezzo a tutti quelli del distretto? Mi sembra un po’ difficile”
“Mmmm?”
Mi guarda tirando fuori un po’ le labbra come fanno le bambine quando vogliono ottenere qualcosa.
Come fa Bella con me.
Improvvisamente mi riappare Bella davanti agli occhi. I suoi occhi dolcissimi, il suo corpo fremente sotto al mio, stamattina.
E altrettanto improvvisamente mi riappare in mente la mia decisione.
Guardo Kate.
“Ok. Solo stasera. Passo a prenderti alle 9”
Sono deciso. Deciso a superare Isabella Swan.
“Ok! Fantastico!” sorride.
“Cullen!”
Sento il Capo che mi chiama.
“Devo andare. A stasera allora” le sorrido e vado nell’ufficio centrale.
Entro.
“Salve Capo”
“Siediti Cullen”
“Signorsì”
“Cullen, piantala, non siamo nei Marines. Ti ho chiamato perché volevo discutere con te della promozione a Sergente. Ho inoltrato la richiesta e i risultati dei tuoi test agli uffici di coordinamento CHP di L.A. Sembra siano stati accolti ed approvati. Ora dobbiamo aspettare l’iter burocratico degli incartamenti per dare corso alla carica a tutti gli effetti. Per quanto riguarda la tipologia di lavoro, dovrai ogni giorno occuparti del coordinamento uomini e delle loro ubicazioni. I tuoi turni su strada saranno ridotti per questo motivo e resi un po’ più speciali, diciamo, tipo quando ce ne sarà veramente bisogno. Lavorerai a stretto contatto con il CED”
Mentre mi parla del CED fa una risatina.
“Capo, posso farle una domanda?”
“Me la stai già facendo, che vuoi sapere Cullen?”
“Lei lo sa che al CED mi chiamano-“
“Edward AnTony Manero Cullen?”
“Si” gli rispondo con una smorfia.
“Buahahahahahahah! Cullen, se devi coordinare gli uomini, d’ora in poi ti conviene anche tenere occhi e orecchie aperte hahahahahahah!”
“Bene, posso andare ora?” sto cominciando ad irritarmi a quel nomignolo stupido.
“Si… vai a riprendere posizione al posto di Black… mmmppfahahahahahah!”
Vado via ancora più irritato mentre sento le risate del Capo da fuori.

Percorro l’assolata H29, quando scorgo da lontano uno dei nostri, fermo accanto ad una macchina sulla corsia d’emergenza.
Mi avvicino continuando a guardare…
…una Vanquish!
E’ Bella! Riconosco la targa. Lei è dentro.
E Black è fuori con le mani appoggiate mollemente allo sportello. Niente casco. Niente occhiali. Niente cartella contravvenzioni.
Parcheggio dietro all’auto, scendo e mi avvicino.
“Black”
Si gira, e lo vedo irritarsi. Niente di nuovo.
“Cullen”
“Problemi?”
Chiedo spostando lo sguardo per un attimo ad Isabella che vedo riconoscermi in quel momento.
“No Cullen, è tutto a posto qui, puoi tornare da dove sei venuto”
Vedo scendere Isabella dall’auto.


E’ ancora più bella. E di nuovo truccata, pettinata e vestita come una principessa.
Non come ieri. Pulita. Con quel leggerissimo vestitino bianco. E mia.
Non come stamattina. Nuda e vulnerabile nel mio letto.
“Si, agente, qui è tutto sotto controllo, come può vedere, vada. Vada pure. Sono sicura che il suo collega saprà incontrare tutti i miei bisogni”
Smorfiosa e accattivante, accarezza un braccio a Black. Il quale apprezza. Molto.
Sento i miei pugni irrigidirsi e i miei denti digrignare.
Lui non stacca lo sguardo da lei, mentre a lei si dipinge una smorfia vittoriosa sul viso, mentre mi guarda.
“Bene” grugnisco.
E me ne vado.
Incazzato e geloso da impazzire.

11 commenti:

  1. quanto mi piaccia leggere le tue storie non hai idea....me la godo proprio. Il paragone...perfetto.

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    1. hahahahahahah!!! Grazie!!! Sei sempre gentile e mi fa sempre piacere leggere i tuoi commenti e quelli delle altre ragazze!
      Il paragone è frutto delle ore piccole passate al pc, non so se di "mattina" mi verrebbero ste minchiate! hahahahahahahaah Ma è vero che volevo cazzeggiare!!!

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  2. Questa storia migliora di capitolo in capitolo. Lui, malgrado questa scorza da duro .. alla Tony Manero, è molto ma molto fragile. Fragile e passionale ... un binomio esplosivo! Lei ... altrettanto irrisolta. Ma in grado di riconoscere il vero valore degli elementi della sua realtà, quindi, se vogliamo, secondo me più in quadro!!! Ora lei è ferita ... molto... e lui è confuso, orgoglioso e sta facendo scelte a ..... caso (!!!). Quedti due elementi non possono che scatenare una tempesta!!!! Aspetto con ansia il prossimo post alle 4.00 del mattino!!!!

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    1. hahahahahahahahah!!!! No.... stanotte me toccherà dormì!!! Più tardi inizio a scrivere l'8, se mi sbrigo posto entro stasera.
      Si, i due sono irrisolti, ma solo perchè SONO DUE ANIME GEMELLE!!! Chissà che insieme non possano unire i loro personali casini e farne diventare un misto micidiale! O si arrendono o si ammazzano(e se fossero due tranquilli, come nel Manganello I, la storia sarebbe un one-shot! Ma era troppo divertente farli continuare a stuzzicarsi! Più o meno avevo in testa di farli finire in un altro modo dopo proprio in questo capitolo, ma poi mi vengono in mente un sacco di scemenze, allora... continuo!
      Mi toccherà solo capire quando tutto sto tira e molla diventerà noioso da leggere!

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  3. ahahahhahahahha rido e fremo quando ti leggo........ Tony Manero non me l'aspettavo proprio, me lo figuravo camminare avanti e indietro, mi è piciuto molto il dialogo tra lui e Jas..... schietto e veloce.
    E ora? Ti rode e Cullen???

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  4. non ci si annoia davvero con questi due qui...Spaaaaaa davvero posti stasera???mmmmhhh lo spero vivamente!

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  5. mhuauhauhuah te la sei voluta Cullen!!! Grande Sparv me la godo e me la rido con le tue storie, mi piaceeeeeeeeeee!! Ottima la scena dei due che se ne escono sulla sedia ad ammirare il CULlen in mivimento!! Attendo con ansia il prossimo...baci!!

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  6. DOV'è IL CONTINUOOOOOOO???? Oddio come fò..... :OOOO

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  7. unica! i dialoghi scorrono che è un piacere e poi me fai morì rido di gusto...grazie tesò continuaaaaaaa on fireeeeeeeeee

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  8. Ahahahaha Tony Manero, bella questa, mi ricordo la camminata che metteva in evidenza il lato b di Travolta! Edward è ultrageloso e Bella se ne è accorta.......ma speero che si fermi lì e non vada "oltre" con Jacob.....a propsito ma il cane lo dovremo sopportare ancora per molto? Bedw

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